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Cronaca

JESI L’AVIS PRESENTA LA BORSA DI STUDIO “MALVINA PASTORINI CIARDI” PER STUDENTI JESINI

Il presidente Avis, Bruno Dottori

Il presidente Avis, Bruno Dottori

JESI, 7 ottobre 2016 – Un’altra lodevole iniziativa da parte dell’Avis Jesi, che intende “onorare la memoria di Malvina Pastorini Ciardi, con la collaborazione degli eredi della stessa”, Avis che ha deliberato di istituire una borsa di studio per diffondere tra i giovani i “valori della cittadinanza attiva, della solidarietà, del volontariato, dell’associazionismo e della donazione, con particolare riguardo al dono del sangue“.

Il monte premi della borsa di studio 2017 ammonta a 4.750 euro, suddiviso in 1.500 per gli studenti universitari; 1.500 per il primo classificato frequentante la scuola secondaria di secondo grado e 500 euro per l’istituto frequentato; 1.000 euro per il secondo classificato e 250 per l’istituto frequentato.

Ai concorrenti è affidato il compito di svolgere un elaborato – scritto, grafico, manifesto, fumetto, multimediale – sulla traccia che recita: “Responsabilità e coinvolgimento dei giovani nella società odierna. Sviluppate il tema analizzando i social, i media, le attività di volontariato, le manifestazioni artistico letterarie e la produzione scientifica secondo le vostre conoscenze e competenze“.

avis1Possono concorrere gli studenti universitari residenti a Jesi, iscritti con regolare frequenza a qualsiasi università e gli studenti che, nell’anno scolastico 2016-17, risultino iscritti, con regolare frequenza, all’ultimo anno di corso di qualsiasi scuola secondaria di secondo grado della nostra città.

Il plico dovrà pervenire all’Avis Jesi, via dell’Asilo 1/bis a mezzo posta entro e non oltre la mezzanotte del 30 maggio 2017, oppure consegnato a mano presso la stessa sede (si può consultare il sito www.avisjesi.it).

Alla presentazione della borsa di studio erano presenti il presidente, Bruno Dottori, il vice Paolo Aquilanti, il tesoriere Paolo Marcozzi, il segretario Fausto Callimaci.

Roberta Pastorini

Roberta Pastorini

E, naturalmente, Roberta Pastorini, erede di Malvina, che si è detta entusiasta dell’iniziativa perché “si sposa perfettamente con gli obiettivi di vita della famiglia, cardiologo lui, il prof. Ciardi, farmacista lei, obiettivi che erano il sapere, il saper fare e il saper donare. La conoscenza come bene comune che può essere donata insieme a tante altre cose. Perché se si ferma il volontariato, si ferma tutta la vita sociale“.

Il presidente Dottori ha sostenuto come “a livello locale e regionale abbiamo dato tanto come associazione e ci auguriamo che questa iniziativa possa ottenere una partecipazione sentita e qualificata, oltre che numerosa”.

“Legare il mondo Avis  a quello della cultura, ai giovani soprattutto, ci riempie di orgoglio – ha detto il tesoriere, Paolo Marcozzi –  sostenuti da una famiglia che da sempre, sin dall’inizio, è stata accanto alla nostra associazione insieme ad altri dottori storici come Serrani, Fibbj, Cherubini, anche loro padri fondatori della sezione jesina. I premi verranno consegnati in occasione del nostro 70esimo anniversario di fondazione, che cadrà nel prossimo settembre, a corollario di un ampio programma di iniziative”.

Paolo Marcozzi

Paolo Marcozzi

A margine della borsa di studio ci si è soffermati anche sull’esigenza di poter usufruire di spazi più adeguati rispetto agli attuali. Malvina Pastorini, vedova Ciardi, infatti, deceduta il primo gennaio 2015 all’età di 92 anni, aveva disposto nel proprio testamento un legato di denaro a favore dell’Avis comunale, da destinarsi all’acquisizione di beni durevoli inerenti l’attività associativa.

L’attuale sede è di proprietà del Comune ma in uso perpetuo all’Avis. Tutto risale al 1971 quando l’associazione, non essendo dotata di personalità giuridica e, quindi, impossibilitata ad intestarsi l’immobile, donò allo stesso Comune la somma di 14 milioni finalizzando la donazione all’acquisto dell’appartamento che sarebbe stato conceso all’Avis in uso gratuito.

“L’appartamento in cui ci troviamo, al secondo piano, – ha detto ancora Marcozzi – non è più consono alle nostre esigenze, i soci sono 1.600 e la sede non è più idonea per essere un punto di aggregazione. E’ necessario, perciò, reperire una nuova sistemazione, al piano terra, con spazi più vasti. Siamo in contatto con l’Amministrazione comunale per cercare di risolvere il problema. Avevamo individuato la ex sede del Maschiamonte, a San Giuseppe, ora destinata a centro per l’alzheimer, vedremo. Di certo c’è che per l’acquisto sarà necessario aggiungere un importo in denaro: in questo senso il legato giunge a proposito. Ed è per onorare la memoria di Malvina che abbiamo deciso di istituire la borsa di studio”.

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