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Cronaca

JESI Lavoratori e lavoratrici di Elica solidali con i colleghi di Caterpillar

«Sdegno e rabbia: ennesima scelta di manager che calpestano la dignità delle persone», il commento degli operai

JESI, 11 dicembre 2021 – L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Elica, «esprime sdegno e rabbia per la comunicazione della muntinazionale Caterpillar, che in maniera cinica ed inumana ha annunciato la dismissione dello stabilimento di Jesi».

Per l’Elica è stato recentemente raggiunto un accordo sulla salvaguardia dei posti di lavoro ma la vicenda di questi lavoratori è per certi versi simile ai colleghi di Jesi.

«È l’ennesima scelta di manager che calpestano la dignità delle persone ed umiliano i valori della Costituzione italiana. Le lavoratrici e i lavoratori dell’assemblea di Elic esprimono tutta la solidarietà e la vicinanza ai lavoratori della Caterpillar: saremo al vostro fianco nella lotta di cui sarete capaci perché la vostra lotta sarà la lotta di tutti. Un cuore che batte è un cuore che combatte».

Gli Anarchici delle sezioni di Chiaravalle e Jesi commentano la vicenda.

«Un tempismo vigliacco quello della Caterpillar: la comunicazione arriva il 10 dicembre, prima delle chiusure natalizie. Per una vertenza che si dovrà portare a Roma significa un mese perso e un mese di agonia in più per i lavoratori. Episodi come questo (e quelli ancora recenti di Elica e Gkn) mettono puntualmente allo scoperto lo scontro di classe che caratterizza la nostra società. Una vero e proprio massacro, in verità, che ha registrato, solo lo scorso anno, 2 milioni e mezzo di disoccupati, 1.600 morti sul lavoro, e migliaia di infortuni. Un’alternativa a questo modello di sviluppo è possibile. Il primo passo è farla finita con le favolette che nascondono l’arroganza imprenditoriale. Non esistono competitività, mercato, globalizzazione, crescita e produzione di alcun tipo da salvaguardare se mettono in pericolo il futuro di famiglie e lavoratori. Le istituzioni, locali e nazionali, facciano tutto quello che possono per aiutare i più deboli. Facciano la loro parte, altrimenti se ne vadano a casa a cianciare le solite scuse a difesa dei più forti. Stesso discorso per chi fa politica e sindacato. L’obiettivo per i lavoratori della Caterpillar è uno solo: reddito e futuro garantiti. Questa la base di trattativa da cui partire».

Arci Marche e Arci Jesi Fabriano esprimono la loro vicinanza e solidarietà ai dipendenti dello stabilimento «minacciati di punto in bianco di trovarsi azzerato il proprio posto e luogo di lavoro. Ci sembra di vedere ripetersi un film già visto anni fa, quando lo stesso stabilimento, che allora era della Sima di Jesi, fu al centro di una lunga e difficoltosa vertenza, e furono allora quelle lotte insieme alla solidarietà di tutta la città a salvare lo stabilimento. Ci preme respingere l’arroganza dei modi utilizzati dall’azienda, in totale sprezzo non solo del lavoro diretto dei dipendenti ma della comunità locale tutta, come se non contasse nulla e la vita sociale che vi si svolge non avesse alcun valore; uno stabilimento così importante e in buona salute non si può spostare come se nulla fosse».

La Rsu Pieralisi, le lavoratrici e i lavoratori esprimono tutto il loro dispiacere e vicinanza ai colleghi della Caterpillar. «Vi siamo accanto in questo momento cosi difficile, ci uniamo alle vostre lotte perché adesso sono le lotte di tutti, di colleghi, amici e parenti. Non è accettabile la decisione presa dalla multinazionale, come non lo sono le motivazioni e i modi. Auspichiamo che l’intervento delle istituzioni locali e nazionali, insieme alle parti sociali possa far ritornare sui suoi passi la Caterpillar da questa decisione terroristica».

Solidarietà anche dall’Anpi di Jesi: «Siamo con voi per qualsiasi iniziativa volta a sensibilizzare il datore di lavoro e l’opinione pubblica, siamo con voi nella lotta della salvaguardia del posto di lavoro un diritto garantito dalla nostra Costituzione! Ora e sempre resistenza».

Eleonora Dottori

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