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JESI “LE METAMORFOSI DI PASQUALE”: AL TEATRO PERGOLESI L’OPERA RITROVATA DI SPONTINI
20 Settembre 2018
JESI, 20 settembre 2018 – Al Teatro Pergolesi presentazione, oggi, dell’opera di Spontini “Le metamorfosi di Pasquale” che andrà in scena sabato 22 settembre alle ore 22 nell’ambito del XVIII Festival Pergolesi Spontini.
Grande entusiasmo da parte di Luca Butini, assessore alla cultura: «È fantastico riportare in vita un’opera che si pensava ormai perduta – ha sottolineato -, questo ci dà l’idea di quanto sia fertile il nostro terreno culturale che accoglie personaggi che hanno reso Jesi celebre nel mondo. Non è un caso che questa opera vedrà il debutto il 22 settembre, giorno del nostro patrono. Vorremmo infatti riportare in auge la vecchia tradizione della tombola prima e del teatro poi, far sentire il teatro “degli jesini” e vorrei ringraziare la Fondazione Pergolesi Spontini degli sforzi spesi per riportare quest’opera a casa: un preciso segnale che ci lascia capire quant’è forte l’impatto del teatro di tradizione su questa città».
Umberto Domizioli, sindaco di Maiolati Spontini, ha rilevato come «questo Festival riporta in vita opere di Spontini non conosciute e credo che avremo ancora una miniera di materiale da esplorare. In quest’opera sentiremo uno Spontini giovane a tratti ironico e questo sarà di buon auspicio per cercare ancora nel futuro “fatiche” sconosciute di questo grande compositore. Le cooproduzioni che negli anni hanno visto protagonisti i teatri di Venezia e di Catania aiuteranno molto in questo progetto artistico della Fondazione, che ringraziamo perchè ci regala la possibilità di farci conoscere nel mondo».
Visibilmente emozionata Lucia Chiatti, responsabile area amministrazione con deleghe di amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, la quale racconta: «A noi piacciono i compleanni e quest’anno festeggiamo i 18 anni della Fondazione, i 220 anni del Teatro Pergolesi e i 50 anni del Teatro di Tradizione e quindi ci facciamo un regalo importante: riportiamo alla luce un’opera stupenda, mai vista e di grande importanza, ritrovata in provincia di Anversa in collaborazione con il Centro studi di musica fiamminga e in cooproduzione per l’aspetto musicologico con due commissioni e il teatro la Fenice di Venezia. La nostra mission è lavorare intensamente a una visione di lungo respiro per la promozione delle opere, la valorizzazione del nostro patrimonio musicale e per una produzione di primo livello senza mai trascurare l’aspetto musicologico».
Vincenzo De Vivo, direttore artistico della Fondazione, con un lungo intervento ha illustrato l’opera parlando di uno «Spontini molto giovane che appassionato di Mozart scrive musiche che seguono il maestro e precedono Rossini» così hanno anche sottolineato il maestro Giuseppe Montesano, direttore dell’opera e Laura Pigozzo, assistente alla regia.
La compagnia di canto: Carlo Feola (Barone), Michela Antenucci (Costanza), Daniele Adriani (Cavaliere-Sergente), Carolina Lippo (Lisetta), Antonio Garés (Il marchese), Davide Bartolucci (Frontino), Baurzhan Anderzhanov (Pasquale), è un team di giovani cantanti già con una carriera importante alle spalle che renderà giustizia a questa straordinaria e inedita opera.
(c.ade.)
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