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Cronaca

JESI LE MURA SCOMPARSE SOTTO UN TAPPETO DI ERBE INFESTANTI

20160511_121326JESI, 11 maggio 2016 –  L’assalto, ormai,  dura da alcuni mesi e le nostre mura sono in procinto di capitolare. Il nemico indomabile è sempre quello.

Basta guardare.  Il laterizio, in alcuni punti della dorsale muraria che va su dalla costa del Montirozzo, prosegue  per via Bersaglieri, confluendo in vicolo san Floriano, è scomparso, in alcuni punti soprattutto non si vede più.

Erbe infestanti ovunque: un lungo tappeto verde che ha invaso la storica cinta difensiva di Jesi.

«Eppure – ribadisce Vittorio Massaccesi, ex sindaco e attenta penna delle cose cittadine – l’Amministrazione comunale punta molto la sua attenzione sul decoro della città. Almeno lo ha ribadito più volte. Ma mi chiedo e chiedo: che decoro abbiamo offerto a quanti sono venuti, ad esempio, per il Palio? O ai turisti che visitano la nostra città?».

La questione delle erbacce sulle mura è questione annosa.  Che è andata dipanandosi, nel tempo, in modo altalenante.

Quando si usava il glifosato, un erbicida chimico, le mura sembravano uno specchio, tanto erano pulite e uniformemente senza pecche a vista. Ma il problema era insito nella medicina stessa: quella sostanza, infatti, presentava elementi di pericolosità per la salute pubblica. Quindi, il Consiglio comunale decise – accogliendo le raccomandazioni della Regione  – a scopo precauzionale, di sopprimerne l’utilizzo.

Il successivo intervento con l’estirpamento a mano, nonostante tutta la buona volontà, come si è visto, non ha portato a risultati duraturi almeno adeguati alla fatica.

Ma, ai primi di marzo scorso, finalmente, il passo che sembrava essere quello decisivo: il trattamento diserbante con un nuovo prodotto naturale.

A provvedere, la ditta specializzata Quark.

L’intervento, durato un mese, ha dato i suoi frutti: sotto esame una porzione delle mura che è libera dal verde indesiderato. Tutto intorno, invece, il caos vegetale che possiamo vedere.20160511_121205

E allora? Allora il problema sta nel fatto che, come sovente accade in tutti i Comuni d’Italia, bisogna reperire i soldi per procedere all’assegnazione dei lavori di ripulitura.

Il prodotto utilizzato come disinfestante è composto di oli naturali che agiscono rapidamente per contatto, senza attività residue.

«Sicuro per l’uomo – è stato detto in fase di presentazione del riuscito esperimento – l’ambiente e gli animali, non inquina le falde acquifere, non produce schiume od odori sgradevoli, non presenta rischi di bioamplificazione e di resistenza».

20160511_121602_003Inoltre, la sua formulazione liquida rende più semplice l’applicazione.

Adesso, però, occorre fare i conti – in tutti i sensi – con la compatibilità economica: possiamo permetterci le mura ripulite con gli oli essenziali?

E, d’altro canto, non possiamo permetterci che la situazione rimanga così come è.

L’Amministrazione comunale è chiamata a decidere in fretta…

([email protected]) (foto Crico)

 

 

 

 

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