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Cronaca

JESI LE STRUTTURE LUDICHE DEI PARCHI: SOFFRONO PER L’INCURIA E IL VANDALISMO

Area attrezzata Parco del Ventaglio, ecco come è ridotto lo scivolo

Area attrezzata Parco del Ventaglio, ecco come è ridotto lo scivolo per i bambini

Altalene distrutte dai vandali

Parco Mattei, altalene distrutte dai vandali

JESI, 29 settembre 2015«Siete stanchi di camminare? Avete voglia di prendere qualche momento di riposo o i vostri bambini vorrebbero divertirsi un po’ con qualche gioco attrezzato? Ecco alcuni parchi, tranquilli e piacevoli, fatti per voi».

Così recita il sito del Comune dedicato ai parchi e giardini di Jesi. E ne fa l’elenco. Ora, sedersi ci si può sedere, «per prendere qualche momento di riposo», ovunque in questo verde ben distribuito che colora la città. Quello che, però, non sempre si può fare, è garantire ai bambini di divertirsi servendosi dei giochi attrezzati. L’incuria, il senso civico della cosa comune inteso come un optional, la scarsità dei fondi per interventi continui, offrono un quadro d’insieme non ancora disastrato ma certo lontano dall’essere un buon biglietto da visita per chi intenda usufruire di tali strutture ludiche.

Basta andare al parco Esedra di piazza Domenico Ricci, dove lo scivolo con percorso e torretta è in disuso da almeno tutta l’estate. Impraticabile «a causa di atti vandalici», come fino a poco tempo fa  il cartello lì posto avvertiva. E lì accanto un’altalena orfana del seggiolino per i più piccoli.

Parco Mattei, la piramide si è arresa allo sporcizia

Parco Mattei, la piramide si è arresa allo sporcizia

Percorrendo poche centinaia di metri ci si ritrova nel magnifico anfiteatro del parco del Ventaglio, che si dispiega da via Primo Maggio verso il torrente Gorgolungo, più a valle. L’area giochi è situata in via Ragazzi del ’99 ed anche qui salta subito all’occhio lo scivolo fasciato da una rete di protezione arancione. Chi ne avesse voglia deve andare a scivolare da un’altra parte. Magari ai giardini di viale Cavallotti dove la situazione dell’area giochi multifunzionale è migliore e su 5 altalene solo una non è utilizzabile.

Al parco Mattei, nella zona ex Smia, la situazione, di questo passo, dovrebbe andare avanti sino a… esaurimento giochi. Nonostante la buona volontà delle famiglie residenti che hanno fatto di tutto (dalle pulizie agli interventi di recupero delle strutture ludiche) pur di rendere fruibile ai bambini quell’area verde. Alcuni giochi (per altro pagati da privati) sono stati rimossi per rotture varie e non più sostituiti, mentre le altalene incorniciano il paesaggio di quartiere perché mancano le sedute. In più, la piramide che adorna la fontana, arresasi allo sporco, presenta ancora, all’altezza di una delle basi, lo squarcio, non certo ideale per l’incolumità dei più piccoli, opera anche qui di poca dimestichezza con il senso civico.

L’area verde di piazza Bramante, a dispetto del nome, ci offre un’architettura, come dire, essenziale: due altalene, una senza seggiolini. E basta.

Certo, come dicevamo, non sono tutte spine. Vedi il parco del Vallato, che nell’area giochi dispone anche di un’altalena per disabili, quello degli Orti Pace, sotto le mura del Montirozzo, con lo spazio attrezzato occupato da un’unica struttura «accessibile anche ai ragazzi diversamente abili», il parco del Cannocchiale, in via dell’Agraria, con campi da basket e calcetto, scivolo e altalena.

Ci si avvia verso una stagione che, certo, vedrà i nostri parchi meno frequentati e meno vocianti. Chissà se in primavera anche tutte le strutture ludiche ospitate ritorneranno a fiorire insieme al verde e ai colori che le circondano.

(Pino Nardella)

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