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JESI LEONCELLI IN DIFFICOLTA’ DI RISULTATI, SEGNALI CONVINCENTI DALLA TERMOFORGIA

JESI, 5 ottobre 2018 – E’ crisi non nera ma di un grigio sporco e scuro.

La Jesina non vince più, anzi continua a perdere e nelle ultime quattro gare, due in casa e due fuori,  ha totalizzato solo un punto per un computo complessivo per la squadra di Ciampelli di sei partite con 1 vittoria, 2 pareggi e 3 sconfitte.

Oltre al fatto, di non poco conto, che ha preso sempre gol: 8 complessivi.

Non ci sono scuse e attenuanti considerato che gli assenti, a parte ovviamente gli infortunati, hanno sempre torto.

Visto il calendario complicato in questa seconda parte del mese di ottobre (Vastese in casa, infrasettimanale a Pineto, Cesena in casa) è necessario confrontarsi con la realtà.

Ci sono evidenti limiti tecnici dovuti anche alle assenze ma ci sono anche limiti mentali che vanno subito superati.

Ad Isernia, contro un avversario non proprio trascendentale, la Jesina ha cercato di portare pericoli verso la porta avversaria senza peraltro creare vere e proprie occasioni da gol.

La squadra messa in campo all’inizio al ‘Lancellotta’ va contro quella mentalità che Ciampelli ci aveva abituato: senza una punta di ruolo, Yabrè non nella stessa posizione che contro il Campobasso aveva messo in risalto tutte le capacità del giocatore, centrocampo a volte dalle giocate prevedibili per mancanza, appunto, di un attaccante vero.

Insomma una squadra che puntava più a non perdere che a vincere, che ha guardato più al fattore agonistico, nel disperato ma infruttuoso forcing alla ricerca del gol quando è passata in svantaggio.

Adesso la Jesina è ai margini della zona play out. La dimensione dei leoncelli? Più in alto di dov’è ora. Questo è certo. Ma in questo momento ben distante dalle aspettative. La rosa è amplia e complessivamente valida.

La cura immediata? Lavorare sulla testa dei giocatori e lottare contro il tempo.

L’intervento della società dovrà essere tempestivo per stare ancor di più vicino alla squadra, anche i tifosi lo dovranno fare, senza creare nervosismo nel senso che ai giocatori non dovrà essere fatta eccessiva pressione ma dare loro sicurezza e far capire che in questo momento fare punti e muovere la classifica è fondamentale.

L’esperienza insegna che non è ma troppo tardi per fare punti a prescindere.

L’altalena domenicale del dentro o fuori dalla zona play out non porta da nessuna parte. E impensabile che quello visto nel primo tempo a Recanati e nella gara in casa contro il Santarcangelo sia frutto di episodi sporadici e fortunati.

Non resta che attendere la Vastese per confermarlo e batterla anche perché è notorio che se in questo periodo i leoncelli sono in difficoltà gli uomini di Palladini lo sono ancor di più.

Sull’altro campo, le tavole da gioco del Palatriccoli, la Termoforgia ha cancellato con un colpo di spugna le preoccupazioni che nel periodo di precampionato erano emerse. La squadra c’è, è competitiva, d’altronde il derby a Porto San Giorgio contro il Montegranaro lo aveva ampiamente dimostrato, è all’altezza di poter disputare un campionato che vede come primo obiettivo la salvezza.

Squadra giovane quella allenata da coach Cagnazzo, con due americani all’altezza del ruolo per il quale sono stati chiamati.

Lo stesso coach nel post partita ha fotografato alla perfezione la giornata dei suoi: “Sul piano tattico ho visto cose buone, c’è stato il coinvolgimento dei giocatori d’attacco di passarsi la palla, la voglia di condividere qualcosa. Anche in difesa bene. Dell’avversario sapevamo tutto come delle loro qualità ma noi non possiamo permetterci di prendere 50 punti nel terzo e quarto periodo perché questo è un campionato durissimo e come uno molla ne subisce le conseguenze. Non le abbiamo subite e dagli errori commessi dobbiamo imparare per diventare più solidi. Anche le 19 palle perse sono troppe e non tutte forzate dalla difesa avversaria. All’interno di quanto detto ci sono state cose positive e ce le prendiamo volentieri. Questa squadra è stata costruita in un certo modo e la strada è lunga. Riprendere martedì a lavorare dopo una vittoria credo ci debba dare la forza di farlo ancora in maniera più dura visto il calendario che avremo nelle prossime settimane“.

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