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Cronaca

JESI Liberi fino alla fine, il banchetto per l’eutanasia legale

Domani, mercoledì 21 luglio, il Comitato promotore del referendum a favore dell’autodeterminazione raccoglierà firme in Piazza della Repubblica

JESI, 20 luglio 2021 Raccolta firme anche a Jesi per il referendum Eutanasia Legale. Su iniziativa dell’Associazione per l’autodeterminazione Luca Coscioni, il Comitato promotore sta portando avanti dal 30 giugno una petizione che, al raggiungimento delle 500 mila firme, potrà presentare la proposta del referendum abrogativo che depenalizza il cosiddetto omicidio del consenziente.

Siamo già a 100 mila firme raccolte e autenticate in tutta Italia, di cui 508 in provincia di Ancona. Ma ne servono ancora 400 mila, e c’è tempo fino al 30 settembre perché la voce dei cittadini e delle cittadine abbia la possibilità di essere ascoltata.

Il Comitato promotore del referendum sul fine vita è presente anche a Jesi con Assunta Di Brina insieme ad Agnese Santarelli, consigliera di Jesi in Comune e avvocata che si è resa disponibile per autenticare le firme, e domani porterà un banchetto anche nella nostra città. Possono firmare anche i residenti fuori Comune.

Agnese Santarelli Jesi in Comune
Agnese Santarelli

Questo il testo del referendum che si andrebbe a votare:

Volete voi che sia abrogato l’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente) approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, comma 1 limitatamente alle seguenti parole «la reclusione da sei a quindici anni.»; comma 2 integralmente; comma 3 limitatamente alle seguenti parole «Si applicano»?

«Il referendum vuole abrogare parzialmente la norma penale che impedisce l’introduzione dell’eutanasia legale in Italia – si legge nel sito –. Con questo intervento referendario l’eutanasia attiva sarà consentita nelle forme previste dalla legge sul consenso informato e il testamento biologico, e in presenza dei requisiti introdotti dalla Sentenza della Consulta sul “Caso Cappato”, ma rimarrà punita se il fatto è commesso contro una persona incapace o contro una persona il cui consenso sia stato estorto con violenza, minaccia o contro un minore di diciotto anni».

Se l’eutanasia fosse legale, spiegano i promotori della campagna, non aumenterebbero le morti ma diminuirebbero le sofferenze

«Con il referendum per l’eutanasia legale non intendiamo promuovere l’eutanasia come scelta di fine vita, ma la sua legalità, la libertà di scelta con la certezza del Diritto e dei diritti, per tutte le persone gravemente malate, senza speranza di cure, con sofferenze insopportabili», spiegano.

«Contro l’eutanasia clandestina, i suicidi, i viaggi in Svizzera possibili solo per chi si può permettere di affrontarli fisicamente ed economicamente».

«Nella seconda metà di luglio sarà anche possibile firmare negli uffici del proprio Comune, e per gli italiani residente all’estero, nei Consolati. Per essere tutti liberi di scegliere, sino alla fine».

Il primo banchetto di raccolta firme, quindi, domani mercoledì 21 luglio in Piazza della Repubblica, accanto al Caffè Imperiale, dalle 9.30 alle 12.30. Poi la sera, alla sede di Jesi in Comune di Piazza Franciolini, dalle 21 alle 23.

Elisa Ortolani

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