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Cronaca

JESI L’impatto del Covid sui decessi, mortalità a marzo più 45 per cento

L’analisi del vice Sindaco e immunologo Luca Butini, dai 18 ai 25 morti in più, sono 62, rispetto ai cinque anni precedenti

JESI, 19 aprile 2020 –  Vi proponiamo quanto scritto sulla pagina fb del Comune di Jesi dal vice Sindaco nonchè immumologo a Torrette Luca Butini a proposito dell’incidenza della pandemia Covid-19 sulla mortalità registrata sino ad ora a Jesi tenendo anche presente che, secondo i dati Istat, sono 158 i decessi registrati in città da gennaio al 4 aprile scorso, vale a dire otto in più rispetto al 2019.

Alla fine del mese di aprile sarà possibile tracciare un bilancio più chiaro sull’impatto dell’epidemia di Covid-19 sui decessi che abbiano colpito nostri concittadini.

Un resoconto aggiornato alla fine del primo trimestre, confrontato con i dati dei cinque anni precedenti, consente tuttavia alcune considerazioni.

La prima, più evidente, riguarda il solo mese di marzo, che registra un incremento di decessi del 45,5% rispetto alla media dello stesso mese nei cinque anni precedenti.

In termini assoluti si tratta di un numero di persone variabile fra le 18 e le 21 in più rispetto agli anni fra il 2015 ed il 2019.

Può essere significativo evidenziare che dei 62 decessi avvenuti nel marzo 2020, 22 riguardano persone registrate quali residenti a Jesi ma accolte in case di riposo o in ospedali di altri Comuni.
La seconda riguarda il dato totale del primo trimestre, che evidenzia un trend in ascesa dal 2015 ad oggi, con variazioni più limitate rispetto al triennio 2017-2019, più evidenti rispetto agli anni precedenti.

Si osserva in particolare che sia il 2017 che il 2019 hanno avuto il proprio mese “nero”, gennaio per il 2017 e febbraio per il 2019, possibilmente attribuibili almeno in parte ad altre patologie infettive stagionali.

Luca Butini

Due anche le conclusioni, provvisorie in attesa dei dati dei prossimi mesi: la prima è che se si depurassero i dati di marzo 2020 dai decessi che hanno riguardato jesini ospitati in strutture di altri Comuni, il dato netto sarebbe sovrapponibile agli anni precedenti; non disponendo al momento dei dati relativi alla stessa voce per gli anni precedenti, il confronto non è però interpretabile.

La seconda conclusione riguarda invece i mesi di gennaio e febbraio, mesi nei quali si suppone che il virus Sars-CoV-2 già circolasse in modo non epidemico nel Paese; ebbene, a giudicare dal confronto con gli stessi mesi dei tre anni precedenti ciò non sembra aver avuto alcun impatto sui decessi di persone residenti a Jesi.

Il primo decesso attribuito a Covid-19 nelle Marche data 2 marzo 2020; è verosimile supporre che, seppur sia stato presente anche nelle settimane precedenti, il nuovo Coronavirus non abbia inciso sui decessi di jesini.
Infine, un confronto con due altre città della nostra regione, Senigallia e Fano, mostra per la prima valori solo leggermente superiori rispetto a Jesi, valori invece nettamente superiori per quanto riguarda Fano, colpita molto più duramente, come tutta la provincia di Pesaro, dall’epidemia.

Relativamente al solo mese di marzo, l’incremento di decessi rispetto alla media dello stesso mese nei cinque anni precedenti è pari al 50,2% per Senigallia, all’81,2% per Fano.

Luca Butini

Vice Sindaco e immunologo

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