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Cronaca

Jesi L’indagine sul tempo libero dei nostri giovani

Le prime anticipazioni pongono strade e piazze al primo posto nei luoghi di incontro, ma sono i social a catturare la loro attenzione

Jesi, 27 novembre 2022 – Quasi 500 questionari raccolti, pari a poco meno del 20% degli adolescenti di Jesi tra gli 11 e i 19 anni, per la prima ampia indagine sul tempo libero dei nostri giovani.

I risultati del lavoro svolto dalla Costess, per conto dell’Asp Ambito 9, saranno presentati ufficialmente martedì prossimo a Palazzo dei Convegni (ore 16.30) in un incontro pubblico a cui interverranno il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, l’assessore alle politiche giovanili Emanuela Marguccio, la presidente e il direttore dell’Asp, rispettivamente Gianfranca Schiavoni e Franco Pesaresi

L’indagine sarà illustrata da Silvia Tommasoni, responsabile dell’Unità Minori e Famiglia dell’Asp insieme a Doriano Pela, coordinatore della Costess

Centrale sarà poi l’intervento di Marco Rossi-Doria, figura di riferimento nazionale nelle politiche educative e sociali, già sottosegretario all’istruzione. 

A moderare l’incontro il vice sindaco e assessore ai servizi sociali Samuele Animali.

Le prime anticipazioni parlano di adolescenti che pongono strade e piazze al primo posto nei luoghi di incontro, seguiti da parchi e aree verdi. Ma sono i social a catturare la loro attenzione, con una connessione attiva quasi sempre per più di due ore al giorno. Nell’analisi vengono evidenziate anche le richieste che giungono dagli adolescentipiù contesti per coltivare le relazioni amicalipiù spazi e momenti per condividere i vissuti emotivi ed esperienzialinuove forme di cittadinanza attiva e maggior impegno della politica nell’ascolto delle nuove generazioni.

Ne viene fuori una lettura dettagliata dei giovani, dei loro luoghi e tempi di aggregazione in città, delle loro aspettative e anche delle loro incertezze.

Uno studio articolato che ha messo bene in fila i tre obiettivi che si voleva concretizzare con questo progetto: una conoscenza della realtà giovanile, l’individuazione dei bisogni e delle problematiche riguardanti l’aggregazione alla luce dei cambiamenti generati dalla pandemia; infine, la definizione degli interventi ritenuti necessari per favorire l’aggregazione ed evitare situazioni di isolamento e di disagio soprattutto per le fasce più deboli

Un’indagine che restituisce una fotografia nitida della realtà giovanile, utile strumento per la politica e le istituzioni, per il mondo dell’associazionismo e del terzo settore e, più in generale, per tutti i soggetti che sono impegnati a supportare le famiglie nella formazione e nella crescita dei nostri ragazzi

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