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JESI L’inno di Mameli: la tromba di Uncini per chi è malato e per i sanitari

L’emergenza coronavirus si affronta anche con momenti di solidale vicinanza, come fa pure Leonardo Lasca con la sua chitarra

JESI, 17 marzo 2020 – Sta diventando ormai una consuetudine quella di affacciarsi alle finestre e suonare: un modo per sentirsi vicini dovendo stare lontani.

David Uncini

David Uncini

Con i moderni mezzi questi momenti possono essere condivisi in rete e arrivare a coprire anche grandi distanze.

«Io non so suonare ma ho chiesto a un amico, un Maestro, David Uncini, di suonare la tromba per voi – fa sapere l’ex deputato pd  Emanuele Lodolini -. E lui ha subito accettato. Lo ringrazio. Dobbiamo essere distanti, certo, ma uniti. Ci separano strade, chilometri, città. Ma niente e nessuno potrà separare i nostri cuori. Sapere di farvi compagnia in queste giornate e di esservi d’aiuto mi dà, ci dà forza».

Leonardo Lasca

Leonardo Lasca

Lo jesino David Uncini ha raccolto subito l’invito dalla finestra di casa sua in centro storico: «L’inno suonato in chiave moderna, con la tromba è dedicato al personale sanitario che è al lavoro per combattere il coronavirus e a chi ne sta soffrendo. L’idea di organizzare questi momenti musicali serve per sentirsi vicini».

Nella zona del Parco del Vallato, invece, sono la voce di molti residenti, soprattutto bambini, e la chitarra di Leonardo Lasca a intrattenere con “Bella Ciao” e altre canzoni scelte e intonate anche dai più piccoli.

(e.d.)

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