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Cronaca

Jesi Lo jesino Massimo Stronati al vertice di Interporto (nostra intervista)

Vice Roberta Fileni, consigliere Gilberto Gasparoni, il nuovo presidente: «Riallacciare subito i rapporti con Amazon e Scannel»

di Evasio Santoni

Jesi, 29 aprile 2022 – In merito alla presidenza dell’Interporto di Jesi, l’assemblea dei soci, dopo aver nominato i tre nuovi consiglieri, ha scelto Massimo Stronati, 60enne jesino, presidente di Confcooperative Marche e presidente nazionale di Confcooperative Lavoro e Servizi.

Stronati sostituisce Marco Carpinelli ed è stato individuato come l’uomo giusto in vista della ripresa delle contrattazioni con Scannell, sviluppatore del centro logistico Amazon, che aveva chiesto un ulteriore di termine di 30 giorni per verificare la fattibilità del progetto e dell’accordo.

Massimo Stronati, Roberta Fileni, Gilberto Gasparoni

Gli altri due consiglieri sono Roberta Fileni (vicepresidente e Amministratore delegato della Fileni alimentare Spa) e Gilberto Gasparoni (Cgia).

Subito dopo la nomina si è riunito il primo Consiglio di amministrazione di Interporto che ha individuato Roberta Fileni come vice presidente.

«Ovviamente soddisfatti di questo nuovo ruolo assunto – ci dice il neo presidente – e ci siamo dati dei tempi operativi per incontrarci il prima possibile e fare subito le valutazioni che occorrono cercando di riallacciare subito rapporti con Amazon e Scannell. Vogliamo innanzitutto leggere le carte e capire, ad esempio, a che punto è la questione urbanistica, quella documentale in generale, i pareri che sono stati dati. Senza andare nello specifico, insomma, la prima cosa da fare è studiare le carte e poi riavviare i rapporti con Amazon per verificare la sua disponibilità. Posso dire che, dopo la prima riunione, il buongiorno si vede dal mattino e come consiglieri siamo molto motivati».

Interporto marche
L’interporto

E’ fiducioso?

«Jesi è stata definitiva nel tempo la piccola Milano delle Marche perchè è stata sempre accogliente rispetto a realtà imprenditoriali anche non marchigiane. Ricordiamo il Cascamificio, la Saffa, lo stesso gruppo Angelini, altre aziende milanesi che hanno trovato qui, nel nostro territorio, un habitat imprenditoriale per fare grandi progetti».

La prospettiva?

«Siamo pronti come territorio, come imprenditori, come soggetti anche delle parti sociali ad accogliere chiunque faccia un investimento a Jesi, e non dobbiamo lasciarcelo sfuggire, relativamente a sviluppo e lavoro».

Pronti per iniziare l’opera da subito?

«Per il momento dobbiamo adempiere ad azioni operative, prime tra tutte il passaggio di consegne e poi fissare per la metà di maggio un cda che dia il via in concreto ai programmi e al mandato che ci è stato consegnato».

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