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JESI “LO SGUARDO SULL’ANIMA”, IN MOSTRA A SCOPO BENEFICO I RITRATTI FOTOGRAFICI DI MARCO POZZI

JESI, 7 novembre 2016 –  Un centinaio di ritratti fotografici con cui carpire l’essenza primitiva dell’uomo racchiusa nello sguardo, nell’espressione, nelle pieghe del viso.

Da sinistra: Paola Lenti, Marco Pozzi, Paola Duca

Da sinistra: Paola Lenti, Marco Pozzi, Paola Duca

Approda a Jesi la mostra fotografica Lo Sguardo sull’Anima nella terra degli Uomini, una serie di ritratti fotografici realizzati nei viaggi nel sud del mondo dal dottor Marco Pozzi, primario del reparto di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita di Torrette, oltre che uno dei migliori fotografi ritrattisti del Regno Unito. La mostra, allestita a Palazzo dei Convegni, in corso Matteotti 19, grazie al patrocinio culturale del comune di Jesi e alla collaborazione dell’Associazione Un Battito di ali onlus e Fondazione Patronesse del Salesi, si inaugura, domani, martedì 8 novembre, alle ore 18,30.
Sabato 12 novembre la mostra sarà oggetto di una visita guidata riservata agli studenti del Liceo scientifico Da Vinci e Classico V. Emanuele II di Jesi. Un’opportunità di incontro-confronto con il dottor Pozzi che potrà rispondere alle domande dei ragazzi.

Esposizione itinerante, ha già riscosso notevole successo alla Mole Vanvitelliana di Ancona e al Museo civico di Villa Colloredo Mels di Recanati. I ritratti sono abbinati a un pregevole libro fotografico (curato nella veste grafica da Stefano Gregori e nella redazione dei testi critici dal giornalista Enzo Carli con traduzioni di Denise Black) in omaggio ai visitatori che vorranno effettuare una donazione (di 25 euro) all’Associazione Un Battito di Ali onlus, partner benefico dell’iniziativa culturale.

foto2Un Battito di Ali – spiega la consigliera Paola Duca – è nata a Jesi nel 2013 con l’obiettivo di sostenere i bambini cardiopatici e il reparto di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e congenita di Torrette attraverso l’acquisto di strumentazioni (ultima, l’ecosonda 3d) progetti editoriali solidali e gare di solidarietà. Tra i nostri obiettivi c’è inoltre dare sostegno ai bambini affetti da cardiopatia congenita severa, sia italiani che stranieri. Nascere al di qua o al di là dell’Adriatico fa la differenza sia per la diagnostica di prevenzione, sia per poter intervenire tempestivamente. Grazie al network Guariamoli siamo stati capaci finora di operare con successo 14 bambini dell’area Balcanica. Stiamo inoltre lavorando a un progetto pilota di prevenzione delle morti improvvise, grazie alla collaborazione scientifica tra il dottor Pozzi e il professor Zeppilli (già medico sportivo della Nazionale e dirigente del Centro di medicina dello sport di Roma): verrà istituito un centro specialistico per la prevenzione delle morti improvvise all’ospedale di Torrette e la nostra associazione sta raccogliendo fondi per due borse di studio ad altrettanti medici sportivi”.

La consigliera Duca sottolinea come i tanti risultati sono stati raggiunti grazie alla collaborazione di altre associazioni benefiche, come le Patronesse del Salesi, la Fondazione Salesi, Guariamoli, i Rotary Club di Jesi, Falconara, il Rotary Distrettuale 2090 attraverso la Fondazione Dionigi.

“Ci troviamo in un momento in cui la sanità soffre dal punto di vista dei finanziamenti – aggiunge il consigliere comunale Paola Lenti, delegata dall’assessore alla Sanità, Marisa Campanelli – pertanto quelle realtà che hanno sviluppato attenzione alla tutela della salute vanno sostenute. Iniziative come questa della mostra fotografica benefica sono meritorie, anche perché rappresentano davvero uno sguardo interiorizzato sulla difesa alla vita, dal primo battito vitale fino a un senso più ampio. Non basta avere alle spalle strutture efficienti, occorre l’aiuto dei privati e qui entra in gioco la politica che deve sostenere le scelte, incidere sulle priorità come il diritto alla salute e alla vita. Interessante inoltre, vedere come il dottor Pozzi riesca a coniugare un’altissima professionalità a una grande sensibilità artistica“.foto4

“Quando si legge di sanità si fa fatica a capire che posto hanno il malato e la sua famiglia – spiega il dottor Marco Pozzi –, nel nostro reparto, sostenuto da Un Battito di Ali, la posizione del paziente è centrale. Vogliamo creare un servizio che sia rispettoso delle persone, con un alto livello qualitativo ma in un ambiente che accolga il malato e la sua famiglia. Nel nostro reparto abbiamo la fortuna di avere a disposizione una psicologa fissa, dei clown, un pittore falconarese, Andrea Agostini, che fa disegnare i bimbi malati, una persona che legge la favola della buona notte e tutti cercano, insieme al personale, di creare un ambiente sereno. Ogni letto di degenza ha accanto una poltrona-letto per il genitore, segno di attenzione verso il paziente e la sua famiglia. Il reparto deve essere concepito come una risorsa per il territorio e dal territorio sostenuto, valorizzato, promosso“.

La personale, che suscita nei visitatori grande impressione, propone oltre cento scatti in bianco e nero, esclusivamente ritratti di uomini e donne nelle varie stagioni della vita, catturati durante i viaggi del dottor Pozzi in India, Sud America, Estremo Oriente. Sguardi, volti, rughe e sorrisi nei quali egli cattura il fattore umano, quella caratteristica comune a tutti gli uomini al di là dell’etnia, della religione e della denotazione geografica, spiega.

Una fotografia pura e diretta, alla ricerca della dignità di ciascun essere umano. Nei ritratti fotografici, profondissimi, l’obbiettivo della macchina fotografica viene usato come un bisturi per arrivare in maniera definita, pulita e chirurgica, a far emergere le coscienze degli uomini, perché quello è lo sguardo sull’anima delle persone.
La mostra sarà visitabile fino a domenica prossima 13 novembre: orari 10.00-13.00 e 17.00-20.00.

 

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