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Cronaca

JESI “Lorenzini” lavori in vista: il Consiglio di Stato annulla sentenza del Tar

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Riformata quella del Tribunale Amministrativo delle Marche, Comune di Jesi obbligato ad aggiudicare l’appalto all’impresa Edil Ma.Vi. di Torino

JESI, 26 agosto 2020 – L’edificio scolastico della nuova Lorenzini, la cui costruzione è prevista in via Schweitzer, sarebbe dovuto sorgere in tre anni, per ospitare gli alunni trasferiti dal vecchio plesso abbattuto e attualmente accolti all’ex seminario vescovile di via Lotto. Il valore stimato dell’appalto è di 4.735.450 euro. Ma i lavori non sono mai iniziati per via dei ricorsi che vi sono stati al giudice amministrativo.

Come sarà la futura scuola

La vicenda giuridica

La centrale di committenza del Comune di Jesi, operando una certa scelta giuridica, aveva aggiudicato l’appalto. Ma un’altra impresa partecipante alla gara aveva sostenuto la non correttezza dell’interpretazione giuridica del Comune proponendo un ricorso al Tar delle Marche, che però, a sua volta, non l’aveva accolta.

Quest’ultima, che sarebbe l’aggiudicataria dell’appalto se fosse stata riconosciuta corretta una diversa interpretazione della norma di riferimento, richiese allora al Consiglio di Stato la sospensione della sentenza del giudice amministrativo marchigiano.

Il Consiglio di Stato ne accolse l’istanza cautelare: di conseguenza tutto fu bloccato, con i lavori che rimasero in sospeso. Ma oggi, 26 agosto, “si chiude il sipario sulla questione”, come titola APPALTIeCONCESSIONI.eu, rivista giuridica on line diretta da Lino Bellagamba, che riporta la sentenza di merito definitiva odierna (nr 5229) del Consiglio di Stato (sez. V).

Con tale ultima sentenza è riformata quella del Tar delle Marche e si obbliga il Comune di Jesi ad aggiudicare l’appalto all’impresa Edil Ma.Vi. di Torino.

Un fatto è certo: se le norme fossero scritte in modo più chiaro (il cosiddetto “sblocca cantieri”, nella fattispecie) vicende del genere non si verificherebbero.

Come sarà la futura scuola

La struttura, quando vedrà la luce, sarà composta da quattro corpi su due piani con 15 aule normali, 5 sezioni, in grado di ospitare 420 alunni, laboratori, biblioteca. Ci sarà anche un atrio, collegato con l’esterno da una vetrata schermata con ante apribili, che si affaccia su porticato e piazzale.

All’interno, una scalinata confluisce su una platea. Prevista anche una palestra, il cui accesso è esterno affinché possano usufruirne gli studenti, ma anche il pubblico in orario extrascolastico. Una scuola costruita seguendo i piani di risparmio energetico, idrico e con particolare attenzione all’uso dei materiali: banditi infatti sin dalla fase progettuale quelli nocivi alla salute dei ragazzi. C’è inoltre in previsione l’utilizzo di materiali riciclabili laddove possibile, partendo per esempio dai pavimenti.

Che si possa procedere con il cantiere è comunque una buona notizia, considerate le difficoltà cui sta facendo fronte il Comune di Jesi in vista della ripresa dell’attività scolastica a settembre.

(p.n. – e.d.)

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