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JESI “LORENZINI”, NIENTE FONDI INAIL: COMUNE ACCENDE MUTUO DA 4 MILIONI

Le opposizioni evidenziano come sarebbe stato invece necessario reperire finanziamenti da destinare al Ponte San Carlo, ormai “tallone d’Achille” della viabilità cittadina

JESI, 20 maggio 2019 – Per la scuola Lorenzini salta la soluzione del finanziamento dall’Inail. Il Comune, però, per il nuovo plesso della media (leggi l’articolo) decide di fare da solo, attraverso un mutuo da 4,1 milioni di euro.

La decisione approdata nel Consiglio comunale straordinario della scorsa settimana. Al mutuo vanno aggiunti 1,7 milioni che arriveranno dal Ministero dell’Istruzione e altri 245 mila euro dal bilancio comunale, per un totale di circa 6 milioni di euro necessari per il completamento dell’opera.

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Il vecchio plesso abbattuto di viale Verdi

La variazione è stata inserita nel programma delle opere pubbliche: «Una scelta dovuta – hanno spiegato dal Municipio – perché i tempi dell’Inail sono troppo lunghi».

La scuola, che sorgerà in via Schweitzer (foto in primo piano), ha un progetto ambizioso (leggi l’articolo) per il quale si prevedono tre anni di lavori. La soluzione scelta dal Comune di procedere da solo, poiché sono venuti meno i vincoli di indebitamento, non è piaciuta all’opposizione: Andrea Binci del Pd ha evidenziato la necessità di reperire fondi per il ponte San Carlo. Obiezione mossa anche dal consigliere Marco Giampaoletti, Insieme civico: «Ci sono tantissime problematiche nella nostra città ma credo che quella principale sia la situazione del Ponte San Carlo, dove il collegamento di sole auto sta creando non pochi problemi riguardo alla viabilità e anche per i trasporti pubblici ancora peggio, con un allungamento del percorso».

Anche Jesi in Comune entra nel merito: «Quando si costruisce qualcosa che costa 4 milioni e più come minimo sarebbe bene dare un’occhiata alla distribuzione delle scuole esistenti sul territorio, e già che ci siamo anche alle questioni di viabilità e agli andamenti demografici della popolazione quartiere per quartiere, intervenire dove più alta è la presenza di famiglie con figli e magari considerando aspetti di carattere urbanistico e sociale. Tutte valutazioni non pervenute».

(e.d.)

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