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JESI IL LORENZO LOTTO CHE AMAVA JESI E LE MARCHE NEL NUOVO LIBRO DI LUCIA TANCREDI

lucia-tancrediJESI, 30 settembre 2016 – Ha incantato il pubblico l’appuntamento con il Festival itinerante Non a voce sola, martedì sera, 28 settembre, nella Galleria degli Stucchi, presente anche la responsabile della pinacoteca civica, Romina Quarchioni.

Lucia Tancredi, scrittrice maceratese, ha presentato il suo ultimo libro “L’otto“, dedicato al grande pittore del Rinascimento, Lorenzo Lotto – che amava giocare con il suo nome –  del quale proprio la nostra pinacoteca custodisce un nucleo di opere. Ma capolavori possiamo ammirarli anche a Monte San Giusto, Loreto, Recanati, Mogliano, Cingoli, Ancona.

Ed è stato un viaggio con e attraverso questo “strano, elusivo, misterioso pittore” che “amava le Marche e che fece innamorare di sè gli jesini, ricambiati”. Un racconto che si dispiega non solo presentandoci l’artista ma anche l’uomo.

Lui che “è stato il più straordinario dei ritrattisti, che non dipingeva potenti ma uomini e basta”, nei volti dei quali, e attraverso i dettagli, possiamo leggere una storia, la loro storia dell’anima.lucia-tancredi2

Lorenzo Lotto coltivava i sogni dei grandi alchimisti e con i colori – amava il verde – “descriveva la magica alchimia del mondo”.

Un mondo che lui “non decora ma che, attraverso le immagini, può ambire alla salvezza“.

Del libro è anche uscita una recensione, sul settimanale Panorama, di Vittorio Sgarbi che precisa, tra l’altro, come la Tancredi “s’immedesima in Lorenzo Lotto e anche nel suo sensibilissimo inseguitore, Bernard Berenson – a lui ne dobbiamo la scoperta, ndr – e non racconta la vita del pittore, come non ne descrive le opere, ma ne ricostruisce gli stati psicologici in relazione al mondo, alle persone, ai committenti, agli amici, mostrandone una così affine personalità da sembrare che ne conosca e ne condivida i pensieri”.

(p.n.)

 

 

 

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