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Cronaca

JESI LUCABONI (FI): “FIERE PATRONALI OFF LIMITS PER I VÙ CUMPRÀ ”

JESI, 9 settembre 2015 – Fiere patronali off limits per i “vù cumprà”. Lo chiede Forza Italia alla vigilia dei festeggiamenti per San Settimio: “Quale piano ha in mente il Comune per la vendita abusiva di prodotti falsificati?

Massimiliano Lucaboni

Massimiliano Lucaboni

Massimiliano Lucaboni, coordinatore degli azzurri, alza i toni del dibattito dopo che nei giorni scorsi aveva chiesto informazioni sulla destinazione d’uso dello stabile del Cascamificio. “E’ consuetudine che con le fiere arrivino oltre alle amate bancarelle anche i vù cumprà – ribadisce Lucaboni -. Li abbiamo da poco lasciati sulle nostre spiagge ed ora ce li ritroveremo durante la nostra la manifestazione. Prodotti come sempre taroccati, distese di oggetti che impediranno come sempre la passeggiata già difficoltosa viste le bancarelle e la folla conseguente, ma soprattutto ancora una volta verranno venduti prodotti senza che nessuno paghi una lire di tasse a danno del commercio locale e soprattutto prodotti non controllati e quindi pericolosi. Spero che l’Amministrazione e le forze dell’ordine insieme abbiano stabilito un piano di intervento sia a tutela della salute pubblica sia nel rispetto di chi lavora e paga regolarmente le tasse”.
In un momento in cui il commercio è dentro ad una spirale di crisi, tutto è visto da un angolo di lettura particolare. Tollerati in alcuni momenti e cacciati in altre edizioni della “tre giorni”, gli abusivi adesso si ritrovano nel mirino del centrodestra che vuole tutelare la categoria degli esercenti. “Mi piacerebbe – aggiunge Lucaboni – sapere se al di là della presenza della polizia urbana si sia previsto un qualcosa a tutela dei commercianti jesini che regolarmente pagano le tasse. Insomma si è pensato ad esempio al sequestro del materiale degli abusivi? Si è pensato di coordinare le forze della polizia municipale con quella che tutela l’ordine pubblico?
Ma oltre ad azioni di contrasto il portavoce berlusconiano fa anche delle proposte: “Perché non consentire l’ampliamento dell’orario di chiusura ad esempio, in maniera volontaria ovviamente, insomma come garantire in quei tre o quattro giorni quei commercianti che a Jesi rispettano la legalità pagando le tasse regolarmente e garantendo così la sopravvivenza anche della nostra economia cittadina?” E non rinuncia ad una stoccata al Pd: “Va bene gli animali e le mozioni varie a loro difesa ma pensiamo anche a chi lavora onestamente in città a chi produce ricchezza e lavoro a Jesi. Personalmente, se fosse possibile, cercherei un accordo con Equitalia e guardia di finanza per alleggerire in questo breve periodo il carico fiscale sulla merce in vendita nei negozi. Credo sia una cosa giusta ed onesta”.

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