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Cronaca

JESI L’ULTIMO ABBRACCIO A MASSIMO CIAVATTINI

JESI, 28 giugno 2017- Erano in tanti nella chiesa del Divino Amore nel quartiere di via Roma a rendere l’ultimo saluto a Massimo Ciavattini.

Familiari, parenti, amici, colleghi, tutto il gruppo della società di calcio Junior Jesina, staff tecnico e dirigenti compresi, dove Ciavattini era presidente.

Rappresentanti del mondo imprenditoriale, politico e sportivo.

Il rito funebre è stato officiato da Don Paolo, parroco della comunità, che all’omelia ha ricordato Massimo: “Massimo ha sempre fatto tante cose, ha costruito, ha fatto tanto per i bambini, per i ragazzi e quelli che sono qui in rappresentanza della scuola calcio ne sono i testimoni perché sicuramente ognuno di loro ha ricevuto da Massimo, soprattutto giù al Campo Boario, un sorriso, una pacca sulle spalle, un incoraggiamento. Va anche sottolineata una cosa importante: non ha mai tralasciato la sua famiglia. Non è stato mai un uomo pensieroso. Se c’era un problema cercava la strada per risolverlo e soprattutto non faceva pesare mai nulla sugli altri.

Non si è mai arreso esattamente come un vero giocatore. Nel campo del lavoro era uguale. Mi hanno raccontato che quando svolgeva lavori per le persone anziane, spesso in difficoltà, lo faceva gratis facendo del bene. Era sempre positivo e guardava avanti. Anche in questi ultimi tempi, mi raccontava il fisioterapista che lo aiutava a riprendersi, invece di lamentarsi come facciamo spesso noi, lui parlava del futuro, dei progetti per il domani. Tutto questo per dire che Massimo amava profondamente la vita, una vita piena correndo da un campo all’altro, una vita bella al servizio e di attenzione agli altri dove la parola egoismo era bandita dalla sua cultura.

Perchè allora è andata via una persona così – ha continuato don Paolo facendo sua l’espressione della moglie Manuela – ?

Sinceramente non lo so – è stata la risposta di don Paolo – ma con la fede e nella fede Massimo continua a giocare la partita, continua a vegliare su di noi, continua a dirci che la vita è bella, piena, luminosa, solo se la giochiamo con gli altri, gioco di squadra, mai escludendo nessuno”.

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