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Cronaca

JESI L’ultimo saluto all’avvocato Cesare Serrini venerdì a San Francesco d’Assisi

Cesare Serrini

Il rito religioso alle 10, la camera ardente da domani nella Sala del Commiato Ciccoli e Brunori di via don Battistoni

JESI, 24 febbraio 2021 – Tanti i messaggi di cordoglio alla famiglia dell’avvocato Cesare Serrini, venuto a mancare la scorsa notte, per un improvviso malore, nella sua abitazione.

I funerali si terranno venerdì 26 febbraio, alle 10, nella chiesa di San Francesco d’Assisi. Nella Sala del Commiato Ciccoli e Brunori, zona industriale, via don Battistoni n. 2/A, allestita la camera ardente, visitabile dalle 12 di domani, giovedì 25 febbraio.

L’avvocato Serrini aveva 67 anni, ha svolto la professione sia a Jesi che a Roma. Impegnato in politica nel Psi, in città ha ricoperto incarichi, tra gli altri, come vice sindaco, assessore e consigliere comunale e regionale.

L’avvocato Cesare Serrini

«La Segreteria nazionale del Partito Socialista partecipa commossa alla prematura e improvvisa scomparsa del compagno Cesare Serrini – si legge in una nota -. Uomo, prima ancora che politico, dalle straordinarie qualità umane. Le sue peculiarità di eccellente avvocato e l’impronta politica socialista, negli ideali e sempre fedele al partito, lo hanno collocato nello scenario della vita jesina, della Vallesina e della Regione Marche come un cultore di quel pensiero, scevro da ogni personalismo. Sempre pronto ad accogliere quello dell’altro, al dialogo e al confronto. Qualità che gli hanno permesso di ricoprire cariche istituzionali di rilevante importanza. La passione per la politica attiva unitamente alla sua vocazione per la professione di avvocato lo hanno reso una figura di spicco che oggi salutiamo, sia pur con tristezza, convinti però nel più profondo dell’anima, di farne tesoro per le generazioni future. Missione che siamo tutti chiamati a compiere e che nel nome e nel segno di Cesare, deve proseguire ed essere perseguita quale eredità per i nostri figli e dei territori. Apertura verso il mondo era la sua concezione. Tale è l’ideale dei socialisti nel quale Cesare credeva come social liberale, progressista e riformista. Alla famiglia, alla quale ci stringiamo, giunga il nostro più sentito cordoglio».

«Avevamo una canzone di Califano nei momenti di stanca che ci piaceva canticchiare – ricorda Maria Teresa Chechile, socialista anche lei e candidata nella scorsa tornata delle elezioni regionali -, Tutto il resto è noia. Perché tolti i valori, le amicizie, la famiglia, il fare buona politica sociale e dedizione per la propria professione... tutto il resto è noia, diceva. Stavamo lavorando per preparare un progetto di rilancio del Circolo culturale Sandro Pertini di Jesi. Porteremo avanti quel progetto culturale».

La tumulazione avverrà nel cimitero cittadino.

(Redazione)

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