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Cronaca

JESI L’UNIONE FA LA FORZA: I DOC MARCHIGIANI UNITI AL PROWEIN DI DUSSELDORF

JESI, 16 marzo 2018 – Produttori di vino marchigiani fanno fronte unico al “Prowein” di Dusseldorf dove da domenica prossima, 18 marzo, e fino al martedì successivo attueranno la promozione congiunta di tutta la produzione vinicola a marchio DOC.

Questo significa che le 64 aziende vitivinicole socie dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) si uniranno alle aziende del Consorzio vini piceni per presentare unite tutte le Doc delle Marche. Ecco allora che sui banchi espositivi di Dusseldorf i visitatori potranno trovare dalla Lacrima di Morro d’Alba all’Offida Pecorino fino al Verdicchio del Castelli di Jesi e rosso Picenom vini che proprio in questo 2018 festeggiano i 50 anni dal riconoscimento della DOC.

“In 196 metri quadrati di collettiva – leggiamo in una nota – i due Consorzi raggrupperanno 38 soci (hall 16 stand c77), mentre altri 26 saranno presenti con spazi propri”. Sull’operazione di concentramento dei prodotti riportiamo la dichiarazione del Presidente del Consorzio vini piceni, Giorgio Savini che afferma: “unificare la comunicazione sotto la bandiera di un unico brand Marche ci da la possibilità di comunicare le tipicità dei nostri vigneti autoctoni in maniera unitaria e più semplice per gli oltre 58mila operatori attesi alla fiera”. Anche il Presidente dell’Imt, Antonio Centocanti, ha invece rimarcato il fatto che “il mercato tedesco è fondamentale per i vini delle Marche e Dusseldorf è una piazza altamente competitiva, sulla quale è bene presentarsi con una strategia chiara ed è quello che faremo in Germania, ma anche al Vinitaly, dove si prospetta una partecipazione collettiva di grande rilievo”.

Approfittando dell’imminenza dell’evento i due Consorzi comunicano che “i dati export sul totale 2017, rilasciati dall’Istat, registrano nel frattempo una ulteriore crescita del vino made in Marche, che per la prima volta supera quota 50 milioni di euro (57 milioni di euro, comprese le bevande che pesano circa per il 10% sul valore complessivo). Un incremento del +3,5% rispetto al 2016 che fa in parte da contraltare alla battuta di arresto del complesso delle esportazioni marchigiane (-2%) generato dall’exploit registrato sui mercati terzi (+9,8%). Tra le principali variazioni – leggiamo ancora nella nota – decollano gli ordini presso i top buyer di Svezia (+ 20,3%) e Stati Uniti (+ 16,8%), mentre salgono notevolmente le quotazioni della Russia (+ 87,2%). Bene anche il Regno Unito, su cui ad ora non si avverte alcun effetto Brexit (+ 15%)”.

Alla manifestazione fieristica tedesca i produttori italiani sono i più numerosi (1.700), seguiti da Francesi (1.500) e dai tedeschi padroni di casa con un migliaio di produttori.

sedulio brazzini

 

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