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Cronaca

JESI Manutenzione aree verdi: all’opera i volontari

Il Comune sposa il progetto del Csv Marche per promuovere la cultura della cittadinanza responsabile

JESI, 18 luglio 2020“Ci sto? Affare fatica!Facciamo il Bene comune” è il titolo del progetto del Centro servizi per il Volontariato Marche cui ha aderito il Comune di Jesi.

volontariatoIl progetto è finalizzato alla manutenzione ordinaria di panchine e giochi collocati in parchi e aree verdi della città: l’Area Servizi Tecnici ha il compito di individuare le zone di intervento nonché i beni da sottoporre a manutenzione ordinaria (panchine e giochi), fermo restando l’impegno del Csv Marche, sotto il profilo operativo, in base alla convenzione stipulata con la Regione Marche.

Un intervento, infatti, che rientra nell’ambito delle iniziative previste dal programma biennale delle Politiche Giovanili approvato proprio dalla Regione Marche.

“Ci sto? Affare fatica! Facciamo il bene comune” è dedicato alla promozione della cultura della “cittadinanza responsabile” attraverso percorsi di interazione, scambio, confronto e dialogo per la realizzazione di progetti di protagonismo giovanile.

Lo scopo è quello di stimolare i giovani a valorizzare al meglio il tempo libero, attraverso il loro coinvolgimento in attività concrete di cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, con l’affiancamento della comunità adulta.

«La finalità del progetto –  si legge nell’atto istruttorio – è l’educazione delle giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del proprio territorio e contesto urbano, fornendo l’occasione di sentirsene responsabili, mediante il coinvolgimento della comunità adulta».

I giardini di viale Cavallotti

Saranno organizzati gruppi composti ciascuno da una decina di giovani dai 16 ai 21 anni: ci saranno un tutor e alcuni volontari adulti che eserciteranno l’attività insieme ai ragazzi. In generale il progetto si estende su vari aspetti: dalla cura dell’ambiente urbano, alla promozione della lettura, fino alle iniziative culturali.

I giovani coinvolti riceveranno un premio di benemerenza sotto forma di buoni acquisto, dal valore simbolico, spendibili, ad esempio, in negozi di generi alimentari, abbigliamento, libri scolastici, sport e tempo libero, informatica e telefonia del territorio oggetto d’intervento.

L’attività espletata dai giovani non si configura come rapporto lavorativo e il premio non sarà commisurato alle ore lavorate né si configura come retribuzione. La Regione rimborsa inoltre le spese inerenti il costo orario dei dipendenti e dei collaboratori del Csv compresi i tutor, gli oneri assicurativi, il materiale di consumo strumentale agli interventi e le altre spese.

(e.d.)

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