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JESI Maria Teresa Chechile, riconoscimento dal Consiglio regionale del Piemonte

Per la poesia “Mi ero persa” scritta dall’infermiera poetessa nel pieno della prima ondata della pandemia, a fare gli onori di casa il presidente Stefano Allasia e il consigliere Andrea Cane

JESI, 28 novembre 2021 – Nuovo riconoscimento all’infermiera poetessa Maria Teresa Chechile e questa volta l’omaggio viene da oltre regione e più precisamente dal Piemonte.


Come nasce questa particolare “attenzione” anche da parte del Consiglio regionale Piemonte?

«Nasce dal fatto che avendomi conosciuta come infermiera e poetessa e avendo suggellato con Mi ero persa, questa poesia covid, altre testimonianze di memoria in questo senso, il presidente del Consiglio regionale Piemonte, Stefano Allasia insieme al consigliere regionale, Andrea Cane,  nonché vice presidente della IV commissione sanità, hanno ritenuto opportuno accogliere la poesia quale espressione di quella comunicazione sensoriale di cui la medicina narrativa si occupa. Come espressione di unità e di comunanza, di un qualcosa che va oltre la cura del corpo perché vi è anche una cura dell’anima. La poesia è una poesia covid che nasce il 26 marzo 2020 a Jesi, in piena prima ondata di pandemia, passando per il Premio accademia dei Bronzi di Catanzaro e accolta da prima già dal sindaco di Pesaro, immortalata nel murale dinanzi all’ospedale San salvatore, arriva anche ad altri Comuni marchigiani e oltre regione. La Regione Piemonte ne ha fatto testamento e memento per non dimenticare».

Andrea Cane, Maria Teresa Chechile e Stefano Allasia

Come sono venuti a conoscenza della tua attività di poetessa e infermiera?

«Hanno saputo della mia attività attraverso la nomina un anno fa di Ambasciatrice della memoria viva e di essere stata nominata Alfiere della poesia, sempre dalla stessa Accademia dei Bronzi di Catanzaro. I versi richiamano a quella speranza di rinascita anche e soprattutto dalle avversità. Dalle difficoltà che l’uomo ha dinanzi e la capacità di saperle affrontare. Di rendersi più duttile e più consapevole nell’affrontare il domani. Che dalle paure incognite se ne esce con la conoscenza e la reazione. Che dalla resilienza si trovano forza e coraggio per aprirsi a nuove possibilità. Sempre e comunque. È un canto di testimonianza per il futuro e per non dimenticare come siamo fragili ma nello stesso tempo forti».

Nuovi e sempre più riconoscimenti di stima per la poetessa che ha ancora tanti traguardi da realizzare.

Cristina Amici degli Elci

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