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Cronaca

JESI Mascherine e guanti, la solidarietà del “Galilei” all’ospedale

Emergenza Covid-19: «Un modo per ringraziare tutto il personale sanitario», dice il dirigente Luigi Frati

JESI, 22 marzo 2020Anche l’Iis Galilei di Jesi in prima linea per l’emergenza Covid-19 che ha colpito l’Italia. Donate mascherine e altro materiale sanitario all’ospedale “Carlo Urbani”.

Per il dirigente Luigi Frati «un piccolo gesto per la crescita di una coscienza civica».

Dopo la straordinaria gara di solidarietà nei giorni scorsi che vede testimonial la campionessa Elisa di Francisca anche l’Istituto di Istruzione Superiore Jesino ha voluto fare la sua parte.

Ieri mattina il dirigente scolastico Luigi Frati, di comune accordo con la dirigente amministrativa Anna Impiglia, hanno voluto dare il loro contributo: consegnati infatti dispositivi di protezione che potranno dare sollievo al personale sanitario del “Carlo Urbani” in questo delicato momento a causa della grande richiesta.

Si tratta di 2.100 guanti in nitrile e in vinile e 150 mascherine chirurgiche e 15 mascherine ultraprotettive ffp3 provenienti dai laboratori didattici e 1.000 tamponcini cotonati.

Tutto materiale, ora al vaglio se affine ai protocolli vigenti, che in questo momento di sospensione didattica nelle scuole resterebbe comunque inutilizzato.

È cosi che l’Iis Galilei che vanta al suo interno uno degli istituti tecnici più rinomati delle Marche, come a livello nazionale, insieme al Liceo Economico Sociale ha voluto far giungere, con questa piccola donazione, la propria vicinanza a tutto il personale medico, infermieristico e a tutto l’entourage dell’ospedale.

«Un modo per ringraziare – ha dichiarato Luigi Frati – tutto il personale sanitario che in questo momento si trova in prima linea in questa emergenza. Un atto dovuto nei confronti di una categoria che più di tutti rischia sulla propria pelle e sorregge oggi l’Italia»

Un segno di generosità e sensibilità, quello del Galilei, che porta speranza anche nel territorio jesino.

«In questo particolare momento la scuola – ha aggiunto il dirigente – deve fare la sua parte e testimoniare la sua presenza nel territorio contribuendo, seppur con un piccolo gesto, alla crescita di una coscienza civica».

Insomma un gesto di solidarietà che parla di buone azioni e soprattutto che Insieme ce la possiamo fare.

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