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Cronaca

JESI Matteo Marasca: «Il mio impegno sempre al servizio della città»

Intervista al neo eletto presidente dell’Asp9: «Sono sempre stato una persona libera e indipendente»

JESI, 31 maggio 2020 – Sarà alla guida dell’Asp9 per il prossimo quinquennio lo jesino Matteo Marasca, avvocato classe 1985.

Matteo Marasca

Appassionato di politica, Marasca ha occupato le fila dell’opposizione con il Pd nella prima Giunta Bacci per poi lasciare l’assise cittadina.

Cosa hai fatto nel frattempo?

«Mi sono dedicato alla mia professione, sono avvocato e ho lo studio a Jesi. Politicamente non ho fatto nulla: sono stato spettatore di questa seconda esperienza del sindaco Bacci. Un’esperienza che per certi versi è una prosecuzione della prima ma con alcune novità».

Ti ha sorpreso questa nomina all’Asp?

«Come consigliere alla fine del mandato non ho cercato sponde. Massimo Bacci mi ha cercato per sondare la mia disponibilità e mi ha anche detto che serviva una persona come me, libera e indipendente. Ho valutato il da farsi e accettato questo incarico che ricoprirò con impegno e passione».

Sei ancora iscritto al Pd?

«Non sono più iscritto da tre anni. L’incarico in Asp è un po’ come il ruolo da consigliere in termini di impegno a servizio della città».

In che rapporti sei rimasto con i tuoi ex compagni di partito?

«Molti mi hanno chiamato per congratularsi per questa nomina, cosa che mi ha fatto particolarmente piacere perché significa che apprezzano la persona. Siamo rimasti in buoni rapporti».

Inizio con una civica, poi il sostegno a Melappioni con il Pd e ora la nomina alla guida dell’Asp da parte di una civica

«Un percorso particolare che dimostra chi sono, una persona indipendente. Nel 2012 sono stato il consigliere più votato di sempre, con 500 preferenze circa: anche questo dimostra che gli elettori hanno premiato la persona indipendentemente dalla civica o dal partito».

Politicamente ti definisci di sinistra?

«Mi riconosco in molti valori della sinistra ma non sono legato ad alcuna posizione dei partiti che oggi rappresentano la sinistra. Su certe questioni sono per il buonsenso, ad esempio sulla vicenda del biodigestore sono più vicino alle posizioni dell’Amministrazione che a quelle dell’opposizione».

(e.d.)

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