Segui QdM Notizie

Attualità

JESI MAXI TAVOLATA PER FESTEGGIARE IL SANTO DEGLI ANIMALI (FOTO)

Rispettato il tradizionale appuntamento al quartiere Minonna, pagnottelle e acqua benedetta

 

JESI, 20 gennaio 2019 – C’era anche Figaro, il simpatico gattone di circa 13 chili, alla benedizione degli animali. Come sempre, la parrocchia dedicata al santo protettore degli animali, ha richiamato oggi (20 gennaio) tanta gente nel sagrato della parrocchia di Sant’Antonio Abate del quartiere Minonna.

http://https://youtu.be/Aj_B9ebZiXE

Tradizione dunque rispettata, quella di far benedire gli animali domestici che ognuno aveva portato al guinzaglio, in braccio, nei trasportini, nelle gabbie oppure cavalcandoli direttamente; animali che quasi rispettando la sacralità del momento si sono comportati correttamente.

Una chiesa gremita di fedeli ha accolto il Vescovo, Mons. Gerardo Rocconi, che, accompagnato dal parroco Mons. Giuseppe Quagliani è salito sull’altare per dare inizio alla celebrazione della Messa, animata da un bel gruppo di cantori di ambo i sessi e di ogni età e da un organista. Nel corso dell’omelia Mons. Rocconi ha ricordato la figura del santo, l’illustre eremita vissuto per 105 anni, dal 251 al 356. Seppure di famiglia possidente, Antonio scelse di vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso dove soggiornò per circa 80 anni e dove tantissimi pellegrini andavano a trovarlo per ascoltare i suoi insegnamenti cristiani e le sue parole di esaltazione del cristianesimo. Tra i tanti che lo accostarono durante la sua esistenza di eremita anche l’imperatore Costantino ed i suoi figli.

Terminata l’omelia e concluso il rito domenicale, il Vescovo è uscito sul sagrato. Ed è da qui che Mons. Rocconi ha recitato alcune preghiere prima di benedire tutti i presenti. Una volta sceso, il Vescovo ha cominciato il suo giro sul piazzale e nel vicino campo/giardino impartendo la benedizione ai fedeli ed ai numerosi animali.

Quest’anno, la razza più rappresentata è stata quella canina, alcuni esemplari grandi poco più di un pugno ed altri invece di grossa taglia.

Nel vicino campetto, cavalli e cavalieri hanno atteso di essere “toccati” da alcune gocce di acqua benedetta. Anche quest’anno, come già detto, tra i tanti animali portati per la benedizione, c’era Figaro, un gatto eccezionale che secondo il suo padrone ha superato i 13 chilogrammi di peso; una massa di pelo impressionante che ha destato curiosità tra tutti.

La mattinata era cominciata con un altro momento tradizionale: quello della benedizione delle “pagnottelle de Sant’Antò” che la gente porta gelosamente a casa per condividerla con i parenti e, in molti casi, con gli stessi animali domestici. Oltre alle pagnottelle sono state distribuite la classiche ciambelline all’anice caratteristiche della giornata di Sant’Antonio Abate.

La ricorrenza di San’Antonio, però, non si è conclusa con la solita benedizione degli animali, ma è continuata con un partecipatissimo convivio al quale hanno preso parte tantissime persone, alcune delle quali con i loro bambini. Come da tradizione, il ricco pranzo è stato preparato dai “festaroli”, vale a dire da quel gruppo di parrocchiani che annualmente si trasformano in cuochi, camerieri per soddisfare i palati di tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News