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JESI Meetup: «Maggi e Pergolesi finalmente fuori dal Movimento»

Qual è il gioco dei consiglieri regionali Maggi e Pergolesi? Riflessioni in vista delle elezioni regionali

JESI, 19 luglio 2020 – Pergolesi e Maggi, ex consiglieri regionali del M5S, escono finalmente dal Movimento (daranno vita a una lista civica, ecologista e progressista, insieme ad Art 1, ndr) cercando di fare il maggior danno possibile, come loro abitudine.

Nel rivolgere un appello a “coloro che si riconoscono nei principi delle 5 Stelle” parlano di “irrilevanza” del M5S nelle Marche che si presenterà da solo alle prossime elezioni regionali. L’unica “irrilevanza”, ovviamente, è quella siglata dal loro stesso operato in un lustro di inconcludente opposizione al partito degli affari che mal governa da decenni nella nostra regione e a cui i due vorrebbero allearsi.

Un’alleanza con il Pd nelle Marche risulterebbe suicida. Basti pensare alla privatizzazione operata a danno del sistema sanitario nazionale nelle ultime legislature. Un accordo, sperando che il lupo si tramuti in agnello, ci appare improbabile quanto la neve ad agosto. E poi, se sono fuori dal M5S qual è il loro gioco? Pretendere di spaccare l’elettorato? È un “giochino” a cui siamo avvezzi, tanto vi hanno insistito fin dalla loro elezione, anzi, fin dalla campagna elettorale di cinque anni fa. Qualcosa ci dice che il loro comportamento divisorio ed arrogante, specie quello della ex consigliera (la ricordiamo dire, ad esempio, in un’assemblea di attivisti e simpatizzanti: “Ma voi chi siete?”), questa volta non possa che sortire il risultato contrario: un potente collante contro ogni fetore di vecchia politica.

Nel Movimento gli eletti sono portavoce. Che si ricorra ora alla base sa di beffa. E come tale va rispedita ai mittenti. Forse la consigliera e i suoi mentori non ricordano che proprio dalla base – di cui lei non è mai stata espressione – partì una raccolta firme, diverse centinaia, per rispedirla a casa. Segnalazioni forti e chiare, indirizzate a chi di dovere, ma, purtroppo, in assenza di regole chiare interne, la strada del “recall” non era percorribile, e questo ha creato gravi danni al Movimento marchigiano.

A Jesi abbiamo vissuto per primi tale squallore. Tutto era già successo: prima, durante e dopo le elezioni regionali. Lo abbiamo denunciato con forza, anche pubblicamente, e ne siamo orgogliosi. Ben venga il loro squallido ed ostinato smaneggiare. Sortirà l’effetto opposto. Il M5S marchigiano con la candidatura di Mercorelli ha di fronte a sé la grande opportunità di liberarsi definitivamente di corpi estranei allo spirito del Movimento, manovratori occulti e figuranti di scarso valore che da anni operano – e pretenderebbero di farlo ancora – in continuità con i metodi della vecchia politica, nel tentativo ridicolo di avvilire e spaccare attivisti, elettori e simpatizzanti del M5S.

Meetup “Spazio Libero Jesi”

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