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JESI “Mi ero persa”, la poesia in pergamena affissa nelle vetrine del centro

I versi di Maria Teresa Chechile come abbraccio virtuale a tutta la comunità in attesa del Natale e della rinascita che tutti attendiamo

JESI, 22 dicembre 2020 – Nel pomeriggio di ieri  Maria Teresa Chechile ha consegnato ai negozi del centro la propria poesia nata in tempo di Covid, Mi ero persa.

Stampata su foglio di pergamena è stata affissa sulle vetrine di alcuni esercizi commerciali.

«Questa mia iniziativa – spiega la poetessa infermiera del “Carlo Urbani” – è dettata da tre motivazioni».

«La prima perché il centro cittadino è il cuore pulsante di una comunità, dove tutto si ritrova racchiudendo la centralità del vivere di una cittadina, luogo dal quale ogni cosa si dirama in tutte le direzioni. E rappresenta, dunque, anche la centralità del nostro essere».


«La seconda è dare un senso a questo Natale che vada oltre al fattore “materiale”  facendo risaltare anche quello spirituale. Quell’oltre che vuole far riflettere sulle ragioni del nostro andare in questa vita».

«La terza è ispirata all’unità, come un abbraccio virtuale a tutta la comunità che sta affrontando questi giorni, tra paure e nuove speranze, in attesa della rinascita che tutti attendiamo».

Alla fine delle feste ogni pergamena rimarrà, quale testimonianza e ricordo, agli stessi negozianti che l’hanno affissa in vetrina.

Nel frattempo è in preparazione da parte del consiglio direttivo di Penna d’autore, l’attestato di merito, in pergamena, atteso per il 10 gennaio, proprio per la poesia Mi ero persa.

Maria Teresa Chechile

Maria Teresa Chechile

Alla nostra poetessa è stata proposta la pubblicazione dell’opera all’interno della collana dedicata alla poesia italiana promossa proprio dall’A.l.i Penna d’autore di Torino.

Un riconoscimento importante per il valore di questa espressione artistica che si fa testimonianza, seppur in sordina, di un pezzo di noi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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