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JESI Minonna: benedizione pasquale sospesa, il messaggio del parroco

Se sarà superata l’emergenza Coronavirus, l’appuntamento in chiesa è per la notte di Pasqua dove saranno a disposizione bottigliette con acqua benedetta

 

JESI, 12 marzo 2020 – «La benedizione delle famiglie è sospesa». È questo l’annuncio recapitato dalla parrocchia di riferimento, quella di Sant’Antonio Abate (foto in primo piano), a tutte le famiglie residenti nella zona sud della città. Il provvedimento, che interessa tutte le diocesi d’Italia, è la diretta conseguenza delle disposizioni decise dal Presidente del Consiglio dopo l’aggravarsi dell’infezione di Coronavirus e, con molta probabilità, anche dai comportamenti irrispettosi delle disposizioni assunti da troppi cittadini (giovanissimi, giovani e adulti) giudicati tutt’altro che consoni al particolare momento che l’Italia sta vivendo.

Ma ritorniamo al messaggio che le famiglie di Borgo Minonna e zone limitrofe hanno trovato nelle proprie cassette della posta. Scrive il parroco, mons. Giuseppe Quagliani: «In forza della situazione particolare che stiamo vivendo per il coronavirus la benedizione delle famiglie è sospesa».

Per quei parrocchiani che tengono particolarmente a questo momento di religioso ricordo della Passione, Morte e Resurrezione del Cristo e che non rinunciano alle tradizioni che lo caratterizzavano, vale a dire farsi lasciare dal sacerdote benedicente un po’ dell’acqua benedetta per aggiungerla alla tradizionale frittata pasquale, il parroco comunica che «la notte di Pasqua (auguriamoci di aver superato l’emergenza) sarà benedetta l’acqua. Saranno a disposizione bottigliette con l’acqua benedetta, una per famiglia. Chi vuole potrà ritirare le bottigliette con il foglio che riporta la preghiera di benedizione».

A questo punto il parroco indica il comportamento dei fedeli nella cerimonia di benedizione: «Un componente di famiglia – scrive sul messaggio – o prima di pranzo o di cena, nel giorno di Pasqua, proclamerà la preghiera e aspergerà tutti con l’acqua benedetta.»

Il messaggio si conclude con una invocazione che «il Signore ci dia forza per combattere con coraggio il momento che viviamo e in preghiera fraterna imploriamo, per mezzo della Madonna, la benedizione di Dio». Seguono poi le indicazioni agli interessati e l’annuncio a chi, nonostante tutto, gradisce che il Parroco porti la benedizione nella propria abitazione; questa richiesta potrà essere evasa “dopo Pasqua, su appuntamento”.

(s. b.)

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