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Cronaca

JESI Molotov alla Cgil: «Clima pesante, episodio gravissimo»

Le prime reazioni dopo il ritrovamento di questa mattina della bottiglia incendiaria innescata davanti al cancello d’entrata

JESI, 14 ottobre 2021 – Dopo il ritrovamento questa mattina di una molotov davanti la sede della Cgil di Jesi vari attestati di vicinanza sono stati espressi da più parti.

Cgil regionale, Anpi, Rifondazione comunista, Jesi in comune, Pd, Sinistra Italiana, Circolo Legambiente Azzaruolo così commentano l’accaduto.

«Siamo preoccupati per il grave episodio intimidatorio – hanno dichiarato Daniela Barbaresi, segretaria generale Cgil Marche e Marco Bastianelli, segretario generale Cgil Ancona -, la Cgil ha già sporto denuncia contro ignoti. Intanto, si ribadisce che il sindacato non si farà intimidire e, anzi, invitiamo i lavoratori, pensionati e cittadini, a partecipare alla manifestazione di sabato a Roma».

Il Pd per nome del segretario cittadino Stefano Bornigia afferma che «la situazione è gravissima, è ora che ogni forza politica si prenda le proprie responsabilità e noi siamo molto preoccupati, questi sono segnali che non vanno sottovalutati. Non possono esserci tentennamenti di sorta rispetto alla condanna di un qualcosa che rischia ormai di travalicare l’occasionalità della singola condotta delittuosa. Qualcuno cerca di avvelenare i pozzi del vivere civile e non gli può essere assolutamente concesso»

Jesi in Comune incalza: «Il vile attacco alla sede della Cgil di Jesi, tramite un ordigno incendiario, è un fatto gravissimo ed inaudito, figlio del clima di odio che si è tornati a respirare in questo Paese. La delegittimazione violenta di presidi di democrazia e diritti come le sedi dei sindacati ci riporta a periodi bui della nostra storia, chi attacca il sindacato attacca la democrazia. Anche per questo, anche per dimostrare concretamente il nostro sostegno a tutta la Cgil di Jesi, sabato saremo in piazza San Giovanni a Roma».

Anche L’Anpi condanna fermamente l’accaduto.

«L’Anpi provinciale di Ancona considera inquietante il ritrovamento di una bottiglia incendiaria accesa davanti i cancelli della sede della Cgil di Jesi. Esprimiamo piena solidarietà alla Cgil di Jesi e a tutta la Cgil già colpita dall’assalto squadrista e fascista. Ribadiamo la necessità che vengano immediatamente sciolte tutte le organizzazioni che si rifanno al fascismo, la prima grande risposta unitaria sarà data dalla partecipazione popolare alla manifestazione di sabato a Roma e da tutte le iniziative unitarie che saranno promosse dalla rete democratica e antifascista. Uniamoci per salvare l’Italia»

Rifondazione comunista scrive che «il ritrovamento di una molotov, davanti alla sede della Cgil di Jesi, è un episodio inquietante che va iscritto in questo clima, nella fase attuale culminata con l’assalto alla Cgil nazionale a Roma, da troppo tempo il riapparire di simboli, bandiere, armi, sono stati presi con superficialità e tolleranza inopportune. Il rispetto di leggi e capitoli della Costituzione, sono stati colpevolmente trascurati e resi carta straccia mentre il loro rispetto e attuazione avrebbe consentito di fermare sul nascere movimenti, partiti e comportamenti che si richiamano al ventennio buio del fascismo. Non servono leggi speciali, occorre un indirizzo giusto di quanto già abbiamo nel nostro ordinamento legislativo».

Sinistra Italiana Jesi e Vallesina esprime il proprio sostegno e la propria solidarietà alla Cgil di Jesi «oggi attaccata in modo indegno tramite un ordigno incendiario posizionato ai cancelli della propria sede. Il sindacato è un luogo di democrazia, è la casa dei lavoratori e delle lavoratrici, dei loro diritti. E’ la nostra casa. Non un passo indietro di fronte a metodi violenti e fascisti. Anzi, un passo avanti tutti e tutte insieme, verso la manifestazione di sabato a piazza san Giovanni a Roma. Noi ci saremo!».

Il Circolo Legambiente Azzaruolo di Jesi esprime solidarietà e vicinanza alla Cgil di Jesi, vittima, questa mattina, di un vile attacco.

«Diritti e libertà non devono essere praticati attraverso atti violenti: sono inaccettabili e Legambiente li condanna senza esitazioni».

Cristina Amici degli Elci

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