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JESI MOZIONE REGENI, “JESI IN COMUNE”: «QUANTO VOTATO VA MESSO IN ATTO»

Dopo due anni nessuna pressione sul Parlamento e sul Governo, non rispettando quanto deciso in Consiglio comunale

JESI, 13 novembre 2019 – In occasione dell’ultimo Consiglio comunale il gruppo di minoranza Jesi in Comune ha presentato un’interrogazione per chiedere conto di una mozione approvata dal Consiglio ben due anni fa sull’adesione del Comune alla campagna “Verità per Giulio Regeni” che aveva portato diverse persone in Piazza della Repubblica (foto in primo piano).

I consiglieri di Jesi in Comune

Quella mozione, fa sapere Jesi in Comune, impegnava il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale a «manifestare la partecipazione della città di Jesi alle mobilitazioni contro ogni forma di tortura e violazione dei diritti umani, come quella che ha riguardato Giulio Regeni», «dichiarare che, come sostenuto da Amnesty International, qualsiasi esito distante da una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente, da raggiungere anche con il prezioso contributo delle donne e degli uomini che in Egitto provano ancora ad occuparsi di diritti umani, nonostante la forte repressione cui sono sottoposti, deve essere respinto», «sollecitare il Parlamento e il Governo Italiano affinché si attivino, in tutte le sedi internazionali preposte per far luce sulla morte di Giulio Regeni, a partire dal ritiro dell’ambasciatore italiano a Il Cairo».

A partire dall’esposizione del manifesto giallo di Amnesty International sulla facciata del palazzo comunale, l’opposizione ha chiesto conto sull’attuazione della terza richiesta votata dalla maggioranza del Consiglio con la sola astensione dei consiglieri del Pd.

«Il sindaco Bacci ha risposto che non è stata fatta nessuna azione politica sul Parlamento e sul Governo perché la richiesta era esagerata e fuori luogo nel contesto del Consiglio. Posizione politicamente legittima (seppur non condivisibile), se fosse stata espressa in occasione della discussione della mozione e se, per questo, non vi fosse stato un voto favorevole da parte della maggioranza – spiega l’opposizione – Il Pd aveva presentato un emendamento proprio per stralciare l’ultimo punto dalla mozione, ma che il Sindaco e la sua maggioranza, evidentemente per far bella figura con Amnesty International – Italia, l’hanno bocciato per approvare invece la mozione così come da noi presentata. Una mozione votata a maggioranza del Consiglio comunale va rispettata e attuata». 

(e.d.)

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