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Cronaca

JESI MUSEO FEDERICO II STUPOR MUNDI, PER RIVIVERE LA STORIA CHE HA CAMBIATO LA STORIA

JESI, 1 luglio 2017 – Aperto al pubblico il “Museo Federico II Stupor Mundi”; questa mattina (1 luglio), dopo una cerimonia alla presenza di personalità della vita politica nazionale, regionale e locale, di rappresentanti delle Istituzioni e di tanta gente, il mecenate dell’operazione, l’ingegner Gennaro Pieralisi, l’onorevole Francesco Merloni, il sindaco Massimo Bacci, ed il sovrintendente alle belle arti per le Marche, nonché rappresentante del Ministro Franceschini, Peter Aufreiter, hanno tagliato congiuntamente il nastro tricolore posto all’ingresso dello storico Palazzo Ghislieri, divenuto sede del Museo.

Prima di questa simbolica cerimonia sono stati chiamati a portare il loro saluto alcune delle personalità presenti, a cominciare dal Sindaco che ha ringraziato Pieralisi per l’impegno profuso nell’operazione di realizzazione del sito culturali all’interno di uno storico immobile che lo stesso Comune ha messo a disposizione per il Museo. Bacci ha auspicato che questo Museo possa ulteriormente attrarre turisti nella nostra città e, al tempo stesso sproni i cittadini a lavorare  su una cultura dell’accoglienza turistica. “Jesi – ha affermato il Sindaco – ha fatto poco per l’illustre personaggio; solo la Fondazione Federico II Hohenstaufen si è adoperata scientificamente per la sua riscoperta ed il suo rilancio”. Ha poi salutato il Sindaco di Melfi, arrivato a Jesi proprio per l’evento, ed ha ringraziato l’assessore regionale, Moreno Pieroni, per essere intervenuto.

L’onorevole Francesco Merloni, Presidente della Fondazione Marche che ha contribuito con 1,5 milioni alla realizzazione del progetto, ha sottolineato il ruolo della fondazione nel mondo culturale regionale ricordando, tra l’altro, l’impegno economico sostenuto per la realizzazione del film su Leopardi che sta riscuotendo successi ovunque.

Come detto in apertura, è toccato poi ad Aufreiter rivolgere alcuni pensieri ai presenti, aprendo il suo intervento annunciando di rappresentare il Ministro Franceschini. “Mi sento europeo” a tutti gli effetti ha detto, poi ha ricordato la figura di grande mediatore ricoperta del Grande Svevo che preferiva il dialogo alla guerra.

L’assessore regionale, Moreno Pieroni, ha posto l’accento sull’aspetto culturale e turistico che un museo del genere deve esprimere, definendo la cerimonia odierna “evento storico per le Marche”.

Tra tutti i rappresentanti parlamentari presenti la conduttrice dell’evento ha chiamato a dire due parole all’onorevole Valentina Vezzali, che da buona jesina non poteva mancare ad una cerimonia di notevole importanza per la città che l’ha vista crescere sportivamente al punto tale da farle conquistare titoli mondiali e olimpici nel corso degli anni. “Ho rappresentato Jesi un po’ in tutto il Mondo con la scherma – ha detto – ora bisognerà farlo con la cultura”.

Gennaro Pieralisi ha ribadito le sue convinzioni sul decadimento della città; ha ricordato che nel corso degli ultimi decenni Jesi è stata derubata di uffici, posti di comando, servizi, ha ricordato che un tempo la terra che ha dato i natali a Federico II era “padrona” di due banche che ora sono passate ad altri, come già fece decenni or sono la Banca d’Italia. Pieralisi non ha nascosto il suo disappunto su tutto questo, così come ha rivendicato per sé la “riscoperta” di Federico II ricordando che la Fondazione Federico II Hohenstaufen fu iniziata da lui, che ancora lui decise di intitolare l’albergo che si trova alle porte della città al Grande Federico. Ma l’intervento di Pieralisi non si è fermato all’oggetto della cerimonia, ha spaziato anche sulla questione economica nazionale chiedendosi “perché a Vicenza alcuni risparmiatori speciali sono  stati rimborsati delle loro obbligazioni subordinate, mentre i risparmiatori di Banca Marche no?”.

Insomma, questa inaugurazione del Museo potrebbe aver suscitato l’effetto sveglia per coloro che hanno le capacità e la volontà per far ricrescere Jesi.

Ritorniamo al Museo dicendo che lo stesso  è allestito in 16 sale, disposte su tre piani del palazzo; è una esposizione multimediale che quindi, come detto sia da Pieralisi che da altri, potrebbe essere mutata con una certa rapidità. L’apertura al pubblico nel periodo estivo è prevista per sette giorni su 7 dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; nel periodo invernale (16 settembre – 14 giugno) sarà aperto solo nelle giornate dal giovedì al sabato, dalle ore 15 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è consentito ogni 15 minuti. Relativamente al costo del biglietto d’ingresso, questo varia da un massimo di 6 euro ad un minimo di €. 3,00 con sconti per minori, over 65, famiglie, gruppi e per quanti hanno acquistato il biglietto d’ingresso agli altri musei cittadini.

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