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JESI Nasce L’Antenna dei Diritti: prima assemblea su piattaforma digitale

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Spazi di discussione e di confronto virtuali e aperti a tutti, stasera alle 18.30

JESI, 24 aprile 2020 – Trovare spazi di confronto per riprendere parola e organizzarsi dal basso, dentro e oltre il tempo “dell’emergenza”.

Nasce l’Antenna dei Diritti, la prima assemblea su piattaforma digitale che coinvolge cittadini e cittadine di Jesi e della Vallesina.

Il primo appuntamento è per oggi venerdì 24 aprile, ore 18.30, sulla piattaforma digitale messa a disposizione dal Tnt di via Gallodoro. 

isolamento quarantena coronavirus«Quello che stiamo attraversando è un momento difficile – fanno sapere gli organizzatori -. L’emergenza causata dalla pandemia ha ulteriormente aggravato tutta una serie di problematicità strutturali già in corso, aggiungendone altre: la crisi economica, le difficoltà connesse all’isolamento, le insufficienze del servizio sanitario.

Oggi più che mai è evidente che la possibilità di superare la crisi con soluzioni che garantiscano la tutela e l’espansione dei diritti sociali, la qualità della vita delle persone e le necessità della parte più fragile della popolazione, passa inevitabilmente attraverso un forte protagonismo sociale capace di imporre la centralità dei bisogni e delle garanzie sociali».

Un luogo di discussione e confronto, virtuale e aperto a tutti per individuare e affrontare i bisogni che emergono dai quartieri e le possibili risposte; progettare le forme di solidarietà organizzata che possono essere messe in campo; confrontarsi sugli strumenti territoriali di garanzia del reddito e di tutela dei settori sociali colpiti dalla crisi; esercitare un controllo dal basso sulle misure che vengono applicate e sulle modalità di applicazione delle stesse, segnalando gli abusi, le incongruenze, le prassi che devono essere modificate e le possibili alternative.

isolamento connessione«La gestione dell’emergenza, infatti, è stata agita attraverso il controllo, senza lasciare alcuno spazio all’iniziativa sociale. Il corpo sociale è stato rappresentato come massa da controllare, naturalmente tendente all’irresponsabilità, imponendo così limitazioni alla libertà di movimento di assoluta straordinarietà e modificato radicalmente le abitudini di ciascuno.

Sono state prese decisioni centralizzate e standardizzate, producendo nella loro applicazione incongruenze e irrazionalità che, a loro volta, sono fonte di complicazioni e problemi ulteriori rispetto a quelli già gravi che ci troviamo ad affrontare».

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