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JESI NASCERÀ LA CONSULTA DELLE DONNE

consiglio comunale jesi

Assise conunale, le opposizioni avrebbero voluto un Consiglio, ma l’assessora Marisa Campanelli: «Al di là della forma, ritengo che l’organismo sia fondamentale per valorizzarne la cultura e il ruolo» 

JESI, 7 novembre 2019 – Arriverà a giorni ai conisglieri e alle consigliere comunali una bozza diregolamento della Consulta delle donne. A rivelarlo è l’assessora Marisa Campanelli rispondendo all’interpellanza delle consigliere Angese Santarelli ed Emanuela Marguccio.

«Mi sta molto a cuore l’istituzione nel nostro Comune di un organismo di partecipazione femminile – ha spiegato l’assessora -, questione presente anche nel programma di mandato. A seguito di incontri e confronti con la maggioranza si è scelto di adottare la Consulta, a giorni arriverà una bozza di regolamento. È vero che i Consigli delle donne di Senigallia e Macerata lavorano bene, come lo fa anche la Consulta di Tolentino. Al di là della forma, ritengo che l’organismo sia fondamentale per valorizzare la cultura e il ruolo delle donne».

Poco soddisfatta la consigliera Santarelli, Jesi in Comune, che unitamente alla collega di opposizione democrat aveva presentato l’interpellanza: «Credo che il Consiglio rispetto alla Consulta sia un organismo più autonomo rispetto a sua avolta all’Amministrazione comunale. Sono convinta delle intenzioni dell’assessora ma non capisco l’ostilità della maggioranza per non istituire un Consiglio».

L’assessora Marisa Campanelli

Marguccio e Santarelli avevano chiesto l’istituzione di un Consiglio delle Donne come organismo di consultazione permanente e ben strutturato istituito, in città come Senigallia e Macerata, per sostenere e favorire la parità tra i generi e per contribuire alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di discriminazione e violenza attraverso la partecipazione libera e attiva di tutte le donne.

«Anche le associazioni del territorio avevano ravvisato la necessità di costituire in città il Consiglio delle donne ma la maggioranza, durante un confronto con il Coordinamento Donne del Comune convocato dall’ assessora alle Pari Opportunità, ha manifestato la sua contrarietà in merito ed ha espresso la sua preferenza per la nascita di una nuova Consulta, questa volta dedicata alle donne – hanno rimarcato le consigliere d’opposizione -. La questione era emersa anche negli emendamenti presentati in occasione della modifica dello Statuto comunale».

(e.d.)

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