Opinioni
Jesi Nel 51° anniversario del golpe cileno l’omaggio a Salvador Allende
La sezione Anpi e il Circolo dell’Istituto Gramsci Marche hanno deposto fiori presso il cippo a lui dedicato, ricordando le vittime della dittatura
12 Settembre 2024
Jesi – Nel 51° anniversario del golpe cileno, la sezione Anpi e il Circolo Jesi e Vallesina dell’Istituto Gramsci Marche hanno deposto un mazzo di fiori presso il cippo intitolato a Salvador Allende, nell’omonima piazza citadina, deceduto durante l’assedio al palazzo presidenziale della Moneda a Santiago del Cile, in seguito al golpe fascista delle forze armate guidate da Augusto Pinochet.
La giunta militare instaurò un regime dittatoriale che restò al potere per 17 anni, lasciando una dolorosa traccia di sangue con omicidi e deportazioni di massa: circa diecimila cileni torturati, moltissimi desaparecidos, centinaia di migliaia di persone costrette all’esilio.
L’appoggio americano ai golpisti rientrava in una più vasta strategia di contrasto, denominata operazione Condor, nei confronti dei Paesi sudamericani indirizzati a una deriva marxista: Argentina, Bolivia, Brasile, Paraguay, Perù, Uruguay e, appunto, Cile.
Allende moriva l’11 settembre 1973 facendo un’ultima dichiarazione al popolo: Spero che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento.
Ma Pinochet fu arrestato, su un mandato di cattura internazionale, solo nel 2000. Tornato in Cile, pur essendo accusato di genocidio, terrorismo e tortura, riuscì a evitare qualsiasi processo.
Giustizia non è mai stata fatta. E noi lo ricordiamo.
Rosalba Cesini – Anpi Jesi
© riproduzione riservata