Cronaca
Jesi Nella cappella dell’ospedale in preghiera per Carmine
Un mazzo di fiori deposto sul ciglio della strada in via Minonna dove venerdì scorso è avvenuto l’investimento mortale, i funerali saranno officiati in Campania

17 Marzo 2025
Jesi – Un mazzo di fiori sul ciglio di quella strada che venerdì sera s’è portata via Carmine Napolitano. E tre lumimi.
Un mazzo di fiori, in segno di affetto. Come una virgola gentile di colore guarda al grigio di un asfalto che in quel tratto di via Minonna racconta di un altro dramma. Di un investimento che, purtroppo, non ha lasciato scampo.
Ma ci sarà spazio per stringersi al suo ricordo in un momento di preghiera in programma oggi alle 18.45 nella cappella dell’ospedale “Carlo Urbani”, cappellano don Gerardo Diglio.
Era benvoluto da tutti, Carmine Napolitano, e la notizia della sua tragica scomparsa ha lasciato nello sgomento e nel dolore familiari, amici, colleghi – lavorava alla Cnh -, conoscenti.
Prima di dirigersi in quel fatale tratto di strada aveva detto, intorno alle 18, che sarebbe tornato a casa, la quale si trova in un’altra zona, per prendere il suo amato cane. Ma a casa, purtroppo, non è mai arrivato.
Da quanto è emerso, alcuni automobilisti, la sera dell’investimento mortale, venerdì scorso 14 marzo, intorno alle 19.30, lo avevano notato in via Minonna.
In quel tratto della Sp 362, già fuori dal centro abitato, camminava lungo la strada priva di sicure banchine transitabili per pedoni e al buio, illuminato a tratti solo dai fari veloci delle auto in transito. E dai conducenti che lo avevano pericolosamente sfiorato era partito l’allarme ai Carabinieri per segnalarne la presenza.
La pattuglia del Radiomobile della Compagnia cittadina aveva raccolto la richiesta e si stava recando sul posto per verificare la situazione. Ma è stato un attimo nella corsa contro il tempo, un attimo fatale.
«Procedendo sulla strada verso casa, ho notato questa persona camminare sul bordo della carreggiata in un tratto non transitabile, a piedi, dopo il cavalcavia e prima della rotatoria. Aveva già un piede sulla corsia di transito. Ho cercato di evitarlo e mi sono chiesta cosa ci facesse lì, ma ho pensato che stesse tornando a casa visto che si trovava all’altezza di un vialetto. Solo più tardi ho appreso della tragedia e ho sperato non fosse lui, purtroppo poi è arrivata la conferma». Le parole di una automobilista che, quella sera, lo ha incrociato pochi istanti prima che fosse investito.
I funerali saranno officiati nel paese d’origine del 50enne, Casalnuovo di Napoli.
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