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JESI Nuovo riconoscimento per Maria Teresa Chechile alla mostra Moovart

Ad essere premiata una foto scattata all’ospedale “Carlo Urbani”

JESI, 8 settembre 2020 – Nuovo riconoscimento per l’infermiera poetessa e candidata alle regionali per il Psi, jesina d’adozione, Maria Teresa Chechile.

Premiata il primo settembre a Firenze alla mostra Moovart Co-Expo che si è tenuta presso il Museo Zeffirelli. Nella prima giornata di riapertura  – la chiusura a marzo per Covid-19 –  la mostra ha visto la presenza di numerosi artisti anche internazionali.

Premiata la foto della Chechile scattata dal “Carlo Urbani”, segno di speranza e rinascita.

«La mia foto – spiega – è stata riconosciuta come valore aggiunto. Scattata qualche mese prima della pandemia dall’ingresso dell’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi, un’alba diversa dal solito, ha voluto inconsciamente e a mia insaputa rappresentare una nuova rinascita. Esposta alla mostra e rappresentata in copertina nel mio libro Pensieri Fugaci, vuole esprimere proprio il concetto di rinascita di nuove possibilità anche e soprattutto passando attraverso le sofferenze e le debolezze umane: questo Covid le ha messe a nudo».

Alla presenza del figlio del grande regista Franco Zeffirelli, Pippo Zeffirelli, e del presidente della mostra, Fabrizio Checchi, le è stata consegnata una pergamena a motivazione artistica con scritto «Per l’impegno e la dedizione prestata durante l’emergenza Covid-19».

Ancora una volta viene rappresentata dalla Chechile l’umanità e i risvolti umani e sociali nei quali non possiamo non ritrovare e talvolta riscoprire un bisogno di senso di appartenenza e riconciliazione.

La cultura entra ovunque, anche in ospedale dove la sofferenza umana è messa a nudo in tutta la sua fragilità e vulnerabilità.

Cristina Amici degli Elci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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