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Cronaca

JESI OSPEDALE CARLO URBANI, OGNI GIORNO CHE PASSA E’ SEMPRE MENO ‘MODELLO’

JESI, 1 dicembre 2017 – Ogni giorno che passa i pazienti della Vallesina, in sostanza il bacino di utenza che gravita sul Carlo Urbani, sono alle prese con un Ospedale che tutto sembra ed appare meno che ‘modello’. Dal lato organizzativo, ovviamente!

L’ultima in ordine di tempo la testimonianza di un fruitore di un servizio e della struttura  al quale il proprio specialista aveva prescritto ‘Rx toracico ombra cardiaca’.

Il nostro telefona al Cup ed alla risposta, ricetta rossa in mano, si sente dire: “le linee sono tutte occupate, la sua posizione è sessantesima, la preghiamo di rimanere in linea per non perdere la priorità acquisita”.

Attesa su attesa, il paziente parla di circa dieci minuti attaccato alla cornetta del telefono, arriva la linea libera e l’operatore che chiede quale esame deve registrare.

Informato in merito, compreso il gradimento della struttura da utilizzare per ovvi motivi logistici, considerata la residenza del richiedente nella città di Jesi, gli viene risposto che la prima data utile all’ospedale jesino è un giorno della metà di aprile del 2018.

L’utente, che è cardiopatico, non gradisce tale data e chiede l’eventuale disponibilità in altra struttura. L’operatrice gli indica se Senigallia potrebbe andar bene ed alla risposta affermativa lo mette al corrente delle date disponibili: “da oggi tutti i giorni la mattina quando vuole lei!” “Come tutti i giorni?”, ribatte il paziente! “Jesi quattro mesi, Senigallia quando voglio?”. “Si ha capito bene”, conferma l’operatrice. Il nostro ovviamente opta per Senigallia con data ed orario a lui favorevole. Ovviamente non a pagamento.

Sembra impossibile, ma è così. A Jesi liste di attesa che a volte sembrano una sorta di calvario, in altre strutture, sempre della stessa provincia, le liste di attesa non ci sono. Almeno per certi esami!

Forse per lo specifico tipo di esame all’ospedale di Senigallia hanno mezzi più efficaci e personale in numero superiore per far fronte alle richieste ma il paragone è davvero strano per essere compreso.

A Jesi, evidentemente, non ne va bene una.

Tutti si sbracciano per far migliorare le situazioni che però, nell’immaginario collettivo, non migliorano mai e, ad ogni occasione, tutto diventa inaccettabile dando adito alle polemiche che sono comprensibili considerato il ripetersi delle lamentele e delle proteste, giorno dopo giorno, da parte dei cittadini.

L’unica certezza per il Carlo Urbani sembra proprio quella che l’ospedale è tutto tranne che ‘modello’

e.s.

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