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Cronaca

JESI Ospedale, nonostante il “cartello” non si allenta la sosta selvaggia

La situazione parcheggi al “Carlo Urbani” continua a essere fortemente critica, a giorni la nuova ordinanza

JESI, 6 febbraio 2020 – Il giorno dopo non sembra essere cambiato nulla. Nell’atrio dell‘ospedale campeggia il nuovo cartello “Occhio alla sosta“, ma la sosta, quella cosiddetta selvaggia, continua imperterrita nel parcheggio del “Carlo Urbani“.

E dire che, proprio il cartello invita a «parcheggiare solo ed esclusivamente negli spazi consentiti, evitando di occupare impropriamente i parcheggi riservati ai portatori di handicap e alle altre categorie specificatamente individuate».

Non solo,«si raccomanda altresì di non lasciare il veicolo in sosta lungo le corsie destinate alla circolazione dei veicoli e di rispettare le direzioni obbligate».  Il tutto giustificato da una nuova ordinanza che disciplinerebbe la viabilità. Che, in quanto nuova ancora non c’è ma che, una volta vista la luce, questione di giorni, andrà ad integrare la vigente, che risale al 2015, sulla base delle ulteriori disposizioni.

Stamattina, come ieri mattina, come nelle altre mattine, tutto quello che nel cartello si raccomanda è stato ancora una volta ignorato. Situazione non da ora segnalata dal Tribunale del Malato, con il coordinatore Pasquale Liguori, che proprio ieri aveva preso posizione in merito al cartello, invocando da mesi nei confronti di Asur e Comune «di sederci attorno a un tavolo per dare finalmente soluzioni efficaci alla problematica della sosta, nessuna risposta sino ad oggi».

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«Va regolamentata diversamente la sosta all’interno dell’area ospedaliera – sostiene da tempo il coordinatore –  con la realizzazione di nuovi parcheggi e prevedendo tre zone distinte: per i dipendenti, per gli utenti disabili, in trattamento sanitario continuativo e donatori, per i visitatori. Per quest’ultima, se si vuole garantire un posto per tutti, bisogna prevedere una sosta a tariffa per ora e frazione di ora come avviene nella maggior parte delle strutture».

D’altronde è pur vero che la mole di utenza che si reca all’ospedale, non certo per passare il tempo, da qualche parte la macchina la deve pur mettere scontrandosi attualmente con l’inadeguatezza del numero e della distribuzione dei posti a disposizione – ne servirebbero almeno un centinaio in più – che, non va dimenticato, appartengono a un progettualità che risale al secolo scorso. E visto con che velocità cambiano le cose oggi, è tutto dire.

Poi c’è anche la questione dell’educazione e della sensibilità nel non occupare quegli stalli destinati appunto «ai disabili e alle categorie specificatamente individuate». E questa è una questione di civiltà che nessuna sanzione potrà mai insegnare.

La Giunta comunale qualche mese fa aveva dato l’ok al progetto esecutivo per quanto attiene il lato via dei Colli, parcheggi a scomputo degli oneri di urbanizzazione di una vicina area edificabile. Ma ancora sembra essere tutto fermo.

Intanto anche via Aldo Moro, la strada di accesso, continua, sul lato a scendere ad essere impropriamente occupata creando situazioni di disagio e pericolo non solo per le ambulanze in uscita ma anche per le auto che salgono, le quali si trovano spesso quasi di fronte, sulla propria corsia, quelle in marcia in senso contrario, che non hanno abbastanza spazio sulla propria carreggiata.

(p.n.)

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