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Cronaca

JESI Ospedale: nuovo spirometro e un ambulatorio integrato

Lo strumento è stato donato al “Carlo Urbani” dalla Bcc di Ostra e Morro d’Alba, mentre lo spazio medico è dedicato ai pazienti con broncopneumopatia cronica

JESI, 21 ottobre 2021 – Uno spirometro è stato donato all’ospedale “Carlo Urbani dalla Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba a favore della Unità operativa complessa di Medicina interna.

Lo strumento è stato presentato questa mattina nel nosocomio jesino dove è stato attivato un ambulatorio integrato per i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Marco Candela e Paolo Spinaci con Roberto Fustella della Bcc

«Lo spirometro Quark Pft dimostra il grande cuore della Bcc – ha detto il dottor Marco Candela direttore dell’Unità di Medicina Generale -. Lo strumento consente una valutazione della capacità di diffusione polmonare. La bronchite cronica è la terza causa di morte a livello globale, anche per questo motivo l’attivazione di un ambulatorio integrato, frutto della collaborazione con il dottor Spinaci, è fondamentale per l’ospedale. La bronchite cronica va affrontata in modo congiunto, per questo il confronto tra medici è importante».

Lo spirometro

«Questo ambulatorio consente di dare una risposta migliore al paziente e lo spirometro, apparecchio di ultima generazione, offre una valutazione della funzione polmonare», ha aggiunto il dottor Paolo Spinaci che dirige il reparto di Broncopneumologia.

«Siamo una banca del territorio e vogliamo farlo progredire», il commento del direttore generale della Bcc Roberto Fustella, presente insieme ai colleghi Emanuele Iencinella e Giampiero Ganzetti.

Paolo Spinaci e Giovanni Guidi

«Un grande dono per la nostra comunità e per l’ospedale “Carlo Urbani che ha dato tantissimo in un momento difficile come quello della pandemia», ha sottolineato l’assessora comunale alla sanità Marialuisa Quaglieri.

«Lo strumento e l’ambulatorio sono opportunità: i farmaci respiratori sono efficaci ma costano molto, ecco quindi che un’adeguata analisi consente di capire bene come intervenire e valutare lo stadio della malattia», ha aggiunto il dottor Giovanni Guidi, direttore dell’Ara Vasta 2.

«In ospedale stiamo facendo un lavoro che va verso l’unicità del paziente – ha detto il direttore sanitario Nadia Storti -, vogliamo fare in modo che la struttura si avvicini al paziente».

Ha chiuso la mattinata l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini.

«Non tutte le banche perseguono un fine utilitaristico, ringrazio quindi la Bcc di Ostra e Morro d’Alba. I macchinari nei nostri ospedali sono obsoleti: abbiamo richiesto al Ministero di aiutarci su questa strada. Il problema delle liste d’attesa e la risposta ai bisogni dei cittadini si misurano anche con una dotazione tecnologica adeguata».

Eleonora Dottori

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