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Cronaca

JESI Ospedale, una sola covideria e Liguori: «Ridare fiducia ai cittadini»

Il responsabile del Tribunale del Malato evidenzia criticità e complessità della sanità jesina

JESI, 13 maggio 2021 – Sono tornate operative dall’11 maggio la Chirurgia, l’Ortopedia e la Virologia dell’ospedale “Carlo Urbani”, dove pertanto resta una sola covideria, quella della Pneumologia. La struttura sanitaria si alleggerisce dopo i lunghi mesi invernali durante i quali la morsa del virus non ha allentato, ma non mancano i problemi.

Pasquale Liguori e Franco Rettaroli

«L’ospedale deve diventare covid free il prima possibile – la speranza di Pasquale Liguori, responsabile del Tribunale del Malato – per ridare ai cittadini la fiducia verso la struttura ospedaliera di Jesi. Ora prendiamo anche pazieni covid da Fabriano, se continuiamo così l’ospedale non si libererà mai».

Encomiabile il lavoro del personale della struttura durante la pandemia, dal punto di vista organizzativo secondo Liguori si poteva fare meglio.

«Mi riferisco – sostiene – al pronto soccorso: è vero che si misura la temperatura all’entrata ma l’ingresso è uno solo per tutti. Questo rientra nei problemi strutturali del pronto soccorso, che è piccolo: basti pensare che l’Obi (Osservazione breve intensiva), l’area destinata alla dimissione o al ricovero, è stata spostata al quarto piano per motivi di spazio quando invece dovrebbe stare vicino al pronto soccorso».

Ospedale Carlo Urbani Jesi

Annoso il problema delle liste di attesa «che è peggiorato a causa del covid: ora sono più lunghe che mai perché prima in un modo o nell’alro venivano smaltite ma l’attività era a pieno regime, adesso paghiamo lo scotto pesante del fermo che c’è stato. Se però riprendiamo con lo stesso numero di medici e di interventi non recuperiamo mai e si tratta di interventi che non possono essere rimandati a lungo. Ernie, calcolosi, non si vive bene e si rischia di aspettare un anno intero. Va evidenziato che il personale tutto dell’ospedale ha lavorato incessantemente in questi mesi e devono anche andare in ferie».

Il numero di telefono del Tribunale (0731 53 45 77) è bollente: tantissime le richieste di aiuto soprattutto dalla popolazione anziana.

«C’è chi attende dall’estate scorsa un intervento per due ernie inguinali – spiega Franco Rettaroli, anche lui impegnato al Tdm -. Un’altra persona ci ha chiamato stamattina che dalla Vallesina dove risiede dovrà arrivare a Fossombrone per una ecografia al ginocchio ma non può guidare. Cose che un anno fa erano sanabili ma che adesso è difficile risolvere».

Altro nodo, le vacanze estive.

«Speriamo che la pandemia ci dia respiro o non so come farà il pronto soccorso a giugno con 5 medici in meno, su 15, tra trasferimenti e maternità – continua Liguori -. Altra questione è quella dei parcheggi, ferma al palo perché a oggi con la pandemia il posto auto in ospedale si trova ma il problema non è risolto. Anzi, sarebbe da sfruttare proprio questo momento per capire come intervenire anche sulla viabilità dell’ospedale: avevamo proposto il senso unico a salire in via Moro. Insomma, se non ci muoviamo adesso tra un anno avremo gli stessi identici problemi».

Eleonora Dottori

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