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JESI Pace, Fiordelmondo replica: «E’ fondata su uguaglianza e giustizia»

La risposta del candidato Sindaco del centro sinistra a Gabriele Fava e a Quelli di Piazza delle Monnighette

Gentili Gabriele Fava e cittadini di Piazza delle Monnighette,
conosco la vicenda che avete narrato e penso che promuovere un’iniziativa sia necessario per riallacciare quel legame che ci unisce alla Norvegia nel nome della pace.

Lorenzo Fiordelmondo

La guerra ha tre tempi: il prima, il durante e il dopo. Nel prima si costruisce la cultura della guerra, si preparano armi, si acquistano e poi il conflitto scoppia. Ecco il durante: il dramma delle popolazioni coinvolte, la cui sofferenza non termina con la fine del conflitto. Penso all’Ucraina certo, ma penso anche all’Afghanistan, alla Siria, alla Libia. E’ in questo durante che si semplifica il pensiero, che si rinuncia a un’analisi articolata delle singole situazioni per schierarsi da un a parte o dall’altra.

Il dopo: se la guerra in Ucraina finisse domani, dovremmo essere pronti a confrontarci seriamente. Sono i diritti umani che assicurano sicurezza, sono l’uguaglianza e la giustizia a fondare la pace. La nostra città sull’accoglienza mostra ancora una volta il suo grande cuore: “Una persona alla volta” diceva Gino Strada, concittadino onorario di Jesi.

Alla manifestazione organizzata dalla Consulta di Jesi, tra gli interventi, si è detto che mai avremmo pensato di dover rivendicare la pace. Non sono d’accordo: la pace va rivendicata sempre, anche quando non ci sono conflitti in corso vicini a noi. Ed è ora che iniziamo a farlo seriamente, con la collaborazione di tutte e tutti.

Lorenzo Fiordelmondo

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