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Cronaca

Jesi Padre Marco Buccolini è il nuovo parroco di San Francesco d’Assisi

Viene da San Marino, insediamento durante la celebrazione eucaristica presenziata dal Vescovo della diocesi jesina, don Gerardo Rocconi

di Pino Nardella

Jesi, 2 maggio 2022 – Padre Marco Buccolini è il nuovo parroco di San Francesco d’Assisi, succede a padre Pierpaolo Fabbri che ha lasciato dopo quasi 5 anni.

L’insediamento è avvenuto ieri, durante la celebrazione eucaristica delle 10, presenziata dal vescovo della diocesi jesina, don Gerardo Rocconi.

Padre Marco, 50 anni, arriva in parrocchia da San Marino, dal santuario Cuore Immacolato di Maria, dove nel pomeriggio ha fatto ritorno per impegni già presi, ma sarà stabilmente in parrocchia a partire da lunedì 9 maggio.

Presentandosi ai numerosi fedeli che affollavano la messa ha esordito dicendo di non avere l’intenzione di «farla lunga, perché ho la lacrima facile, come per voi anche per me è stato un trasferimento improvviso, e penso che in questo momento ho il vostro stesso stato d’animo, mi sento stranissimo, fuori sono agitato, fino a 10 giorni fa ero in un santuario, adesso mi trovo parroco e non me ne sono neanche accorto».

«Eppure, dentro sento tanta pace, sento che sto facendo quello che Dio vuole, Gesù diceva a San Pietro mi ami mi vuoi bene? se mi ami prenditi cura delle mie pecorelle. Ecco, il Signore ci chiede non solo un amore sentimentale con lui, ma un amore concreto e prendersi cura delle persone che lui ci affida è un modo per volergli bene, e se lui mi affida a voi io lo amo e sono felice di prendermi cura delle persone che mi vuole donare».

Padre Marco Buccolini

«Di accoglienza ne ho avuta anche troppa, sia da parte del vescovo, che mi ha accolto come un Padre buono, che da parte dei frati Bruno, Danilo, e Giancarlo, e da ognuno di voi che ho incontrato anche se per poco. Mi avete dimostrato un’accoglienza amorevole e fiduciosa che fa molto piacere».

«Un grazie al Signore che si serve dei frati per fare il bene e grazie a tutti voi dell’accoglienza che mi avete dato».

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