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JESI PALAZZINE ERAP EX CARCERI: ORA SI ATTENDE L’APERTURA DELL’ASCENSORE

JESI, 28 aprile 2018 – Commenti positivi alla notizia dell’avvicinarsi del giorno di completamento dei lavori alle ex carceri, anticipata ieri da QdMnotizie; i più contenti non potevano che essere i residenti di quell’angolo del centro storico che potranno godere in pace il verde e spalancare le finestre senza correre il rischio di vedersi le stanze riempire di polvere.

Dicevamo ieri (27 aprile) delle cause che hanno provocato il ripetuto slittamento della chiusura del cantiere i cui lavori erano iniziati il 24 gennaio 2013 e si dovevano completare entro il 17 agosto 2014; si è cominciato con il mancato sgombero dei locali interessati dai lavori, rinvenimento di amianto all’interno degli stessi, variazioni progettuali in corso d’opera, terremoto, ecc.

Leggendo il “Dettaglio risultanza” pubblicato sul sito dell’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica della Provincia di Ancona – E.R.A.P. – avevamo appreso che tra le 91 imprese partecipanti alla gara d’appalto, la Co.Pro.L.A. di Senigallia era quella che se lo era aggiudicato offrendo un ribasso pari al 24,240% sulla base d’asta di €. 1.500.703,92 (compresi oneri relativi ai piani di sicurezza). In tutti questi anni, però, ha realizzare i lavori sono state almeno due imprese: la “Costruzioni Future srl” di Castelraimondo e la “Prog.Edil srl” di Jesi.

Non solo. Tenendo sotto controllo il tabellone che per legge deve descrivere i lavori, gli enti coinvolti, le spese, ecc. nel corso degli anni sono variati alcuni responsabili quali: il direttore responsabile, il coordinatore per l’esecuzione, il direttore operativo. E non è tutto, sempre osservando il citato tabellone abbiamo notato che la data di consegna dei lavori risulta essere dapprima il 24 gennaio 2013 e conclusione il 17 agosto 2014, successivamente la data di consegna risulta spostata al 28 gennaio 2016 con termine l’8 luglio 2017.

Tra poco, come detto, l’intera area dei giardini Sacco e Vanzetti , una volta rimossa la grande gru montata per realizzare l’intervento sulle carcerette, ritornerà fruibile al pubblico che così potrà finalmente costatare l’utilità dell’ascensore che collega gli stessi giardini alla sottostante via Bersagliere; impianto di risalita che sicuramente riaccenderà le discussioni sulla sua utilità, come già avvenuto negli anni scorsi.

Sedulio Brazzini

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