JESI PALAZZO ERAP, UNA RISTUTTURAZIONE INFINITA

Sistemata la recinzione che ha subìto danni a causa del forte vento dei giorni scorsi

 

JESI, 18 dicembre 2019 – Le violente raffiche di vento che nei giorni scorsi non hanno risparmiato la zona di Jesi, hanno lasciato il segno. Tra i luoghi più danneggiati c’è l’area prossima ai Giardini Sacco e Vanzetti, interessata dai lavori di ristrutturazione di Palazzo Pianetti, meglio conosciuta dagli jesini come le Carcerette. E proprio la recinzione del cantiere è stata la struttura maggiormente interessata dalla bufera.  La violenza del vento, infatti, ha pericolosamente inclinato i pali di sostegno della recinzione, riuscendo, in alcuni, punti, a strapparli dagli appoggi e spostare il tutto qualche metro più lontano del punto in cui si trovava prima delle grosse sventate.

L’appalto Erap

Non si sa se i responsabili del cantiere siano o meno a conoscenza dell’accaduto, ma pare molto difficile, visto che il cantiere è fermo da tempo immemorabile. A tale proposito, molti ricorderanno la nostra campagna volta a conoscere il giorno vero del termine dei lavori, dopo che quello previsto dal contratto d’appalto tra l’Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica delle Marche, presidio di Ancona) era scaduto da tempo. Ricorderanno anche la “promessa” riportata nero su bianco dall’Erap che in una lettera di risposta alle nostre richieste di chiarimenti inserirono anche un cronoprogramma, vale a dire una sorta di calendario dell’avanzamento dei lavori. Stando a quel calendario il cantiere avrebbe dovuto chiudere definitivamente all’inizio di agosto dello scorso anno.

Altro rinvio

Da allora di tempo ne è passato, ma nonostante ulteriori diciotto mesi la situazione di stallo permane. Non solo, se ricordate bene, se avete seguito tutta la vicenda, vi ricorderete che anche nell’estate 2019 qualcuno dell’Erap azzardò una data di chiusura del cantiere; fu detto che i lavori di ristrutturazione delle ex carceri mandamentali sarebbero stati ultimati entro la fine dell’anno. Cioè tra poco più di due settimane, ma vista la situazione in cui si trova il  cantiere e, soprattutto, lo stato dei lavori, crediamo che ancora una volta gli impegni presi non saranno mantenuti.

(s. b.)

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