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Jesi Panathlon Club: al Circolo Cittadino la boxe di ieri incontra quella di domani

Ospiti, tra gli altri, due fuoriclasse del pugilato: Wladimiro Riga e Charles Metonyekpon, la bella storia del giovane Hasan Murad

Jesi – È stata una serata ricca di testimonianze, tra ricordi passati e sguardi sul futuro, la conviviale dedicata alla boxe organizzata dal Panathlon Club di Jesi – presidente Andrea Moriconi – presso il Circolo Cittadino, lo scorso mercoledì sera.

L’evento, coordinato dalla vice presidente del Club, Carla Saveri, ha visto due ospiti d’eccezione: l’ex campione italiano di pugilato Wladimiro Riga – oggi noto promoter di eventi nazionali e internazionali – e il fuoriclasse italiano di pesi superleggeri Charles Metonyekpon, accompagnato dal suo allenatore Andrea Gabbanelli

Nell’occasione, si è celebrato anche l’ingresso di quattro nuovi soci nella compagine panathletica di Jesi: Umberto Baldi e Walter Darini, Massimo Montaruli e Simone Cola. Presenti anche il consigliere internazionale del Panathlon Club, Luigi Innocenzi, il   vice governatore Stefano Ripanti, i presidenti dei Club di Osimo, Ancona, Senigallia, Valentina Jobbi, Wladimiro Muti, Veronica Quagliarini, il presidente del Comitato Regionale Fip, Luciano Romanella e il presidente della Asd Pugilistica Jesina, Lorenzo Alessandrini.

Andrea Moriconi, Umberto Baldi, Simone Cola, Massimo Montaruli, Luigi Innocenzi, Luca Sargentoni, Carla Saveri

La serata si è aperta con la presentazione del libro Un campione senza corona, il romanzo scritto dal giornalista Maurizio Socci che racconta la storia di Wladimiro Riga. Figlio di immigrati italiani, Riga tornò dal Venezuela per dedicarsi anima e corpo al pugilato. Sarà più volte campione italiano, campione europeo e sfiorerà i mondiali causa di un infortunio. Raccontare questa storia significa, trasversalmente, raccontare che cos’era la boxe 50 anni fa, come sia cambiato questo sport nel corso degli anni

«Chi è estraneo a questa disciplina può pensare che sia uno sport violento, in realtà c’è molto rispetto tra gli avversari, anche durante la competizione, l’obiettivo non è quello di fare male ma raggiungere un risultato sportivo. Con Riga, il campione nazionale Metonyekpon e i presidenti della pugilistica jesina e del comitato regionale, abbiamo parlato molto di etica sportiva, di fair play, dei valori che inevitabilmente abbraccia chi sceglie di praticare sport», spiega Carla Saveri.

Andrea Gabbanelli, Charles Metonyekpon, Wladimiro Riga, Carla Saveri, Luciano Romanella, Lorenzo Alessandrini

Nella Sala del Lampadario gremita del Circolo Cittadino, ad ascoltare gli aneddoti dei due professionisti c’era anche Hasan Murad: un ragazzo di 16 anni, invitato dal Panathlon Club alla serata dedicata, dopo aver conosciuto la sua storia nell’ambito di uno degli incontri organizzati dall’associazione culturale con le scuole di Jesi: lo Studente Atleta. Separati da una distanza temporale di due generazioni, le storie di Wladimiro e Murad si incontrano, legate dal filo rosso della passione, che è ciò che anima le nostre vite e, talvolta, le trasforma.

Hasan si è avvicinato al mondo della boxe due anni fa, di nascosto dai suoi genitori, perchè contrari all’idea che Hasan praticasse uno sport da combattimento. Autonomamente, è entrato in contatto con la Pugilistica Jesina e ha iniziato a frequentare il corso tenuto da Lorenzo Alessandrini, spinto dal desiderio di coltivare la sua grande passione a discapito delle difficoltà.

Hasan Murad con Charles Metonyekpon

«Sono sempre andato da solo agli allenamenti, a piedi, anche con la pioggia e il freddo. Mi alzavo alle 5 del mattino per allenarmi al Parco del Vallato prima della scuola. È stato un onore essere stato invitato dal Panathlon Club e aver conosciuto due professionisti del loro calibro: so che il mio futuro è lì, in palestra, e mi sta aspettando».

«Le azioni – ha proseguito Carla Saveri – anche se diverse, possono coincidere in uno stesso obiettivo, che è sempre quello di dare voce e gratificare i ragazzi, stimolarli a praticare sport, in una città che dovrebbe fare dello sport un vanto e un brand. Come Panathlon abbiamo organizzato numerose iniziative vicine ai ragazzi, dallo Studente Atleta alle premiazioni dei ragazzi meritevoli in ambito sportivo». 

«Il futuro? Certamente la volontà è di metterci a disposizione dell’Amministrazione comunale per operare e cooperare nella diffusione di questo messaggio educativo. Ci saranno molti eventi volti a rafforzare l’immagine di Jesi come città vocata allo sport e all’educazione che lo sport è in grado di veicolare ai giovani. Ma non anticipiamo nulla».

(Foto in primo piano: Charles Metonyekpon, Wladimiro Riga, Carla Saveri)

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