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Jesi Pasquino colpisce ancora, ma i suoi cartelli spariscono in poche ore
Dopo la settimana di stop ai lavori della ciclabile causa maltempo, il contestatore di Porta Valle ha affisso nella notte la sua solita frase caustica in dialetto, sparita però in poche ore

17 Febbraio 2025
Jesi – Allo scadere della terza settimana di lavori per l’attraversamento pedonale di via Rosselli, Pasquino s’è rifatto vivo. E stavolta lo ha fatto con ben sei cartelli.
Alle prime ore di ieri, domenica, infatti, l’anonimo guascone che con i suoi ermetici componimenti ironizza sul prolungarsi dei lavori per la realizzazione della pedociclabile di Porta Valle, è tornato ad appendere alla recinzione del cantiere i suoi caustici pensierini su foglio A4.



Co’ du’ gocce d’acqua è sparidi tutti! El pianteremo Maggio? Il vernacolo di Pasquino stavolta non poteva che prendere di mira il blocco forzato dei lavori causa maltempo.
Con la sferzata sarcastica dell’interrogativo finale sul dubbio del vedere i lavori terminati prima del prossimo mese di maggio.
Ma a fine mattinata, tutto scomparso. Proprio com’era solito fare il nemico giurato del vero Pasquino di Roma, ovvero il Papa tiranno Leone XII (il fabrianese Ilario della Genga) che sottomise i romani negli anni 20 dell’Ottocento, il quale mandava le truppe papaline a cancellare le scritte del contestatore capitolino.
Non sappiamo la mano moralizzatrice a chi appartenga, ma ci auguriamo sia stato un cittadino con poco senso dello humor.
Perchè se invece fosse stato qualcuno legato all’Istituzione locale, sembrerebbe davvero un gesto, per quanto legittimo, poco opportuno.
La censura, a maggior ragione quando va contro forme di dissenso pacifiche e non violente, che anzi tendono a sdrammatizzare, è essa stessa da censurare.
Ma la satira, si sa, diverte ed è legittima solo quando colpisce gli altri.
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