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JESI PEBA, IL PIANO C’E’ ADESSO SERVONO I FINAZIAMENTI E TEMPI CERTI

JESI, 7 maggio 2018 – Ad oltre trent’anni dall’emanazione di una specifica legge la città di Jesi ha dato incarico a personale tecnico del Comune e professionisti esterni di redigere il “P.E.B.A.”, Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

arch. Federici, ass. Renzi

Per la maggior parte della popolazione il problema non è poi così importante, limitando i disagi a buche e avvallamenti sia in strada che sui marciapiedi; in effetti, però, la questione è molto più importante e riguarda anche l’accesso alle strutture pubbliche (scuole, uffici, impianti sportivi, ecc.). Questa mattina, nell’aula consiliare del Comune, l’assessore Roberto Renzi, affiancato dall’architetto Alberto Federici del Comune di Jesi e dagli omologhi Luca Marzi e Francesco Stolzuoli ha presentato alla stampa la relazione tecnica illustrativa del Peba, un dossier di 25 pagine nel quale sono descritte le criticità riscontrate dai prolungati controlli effettuati su strade, scuole e uffici pubblici.

Un lavoro non indifferenze se si considera – ad esempio – che i marciapiedi esistenti nella nostra città hanno una lunghezza di circa 180 chilometri e che nella maggioranza dei casi, soggetti con difficoltà motorie, costretti su sedia a rotelle, non possono salire a causa di gradini. Che dire degli accessi alle scuole dove non esiste una rampa, ma solo gradini. Nei giri di perlustrazione effettuati dai tecnici si è anche rilevata la presenza di tratti stradali inidonei al transito pedonale e/o in carrozzella perché il fondo è dissestato, pieno di inciampi al punto tale da costituire una barriera architettonica.

Per mettere a punto la Relazione tecnica su progetto dell’arch.Phd Marchi e del collega Stolzuoli, i due professionisti hanno ascoltato anche i suggerimenti venuti dalle associazioni che raggruppano le persone con difficoltà di movimento e le scuole, dove maggiore si rileva la difficoltà nel muoversi in sicurezza e agevolmente.

Alla fine di un anno di studio è stato redatta questa relazione con allegati progetti. Le spese per abbattere le barriere architettoniche attualmente presenti nel territorio centrale della città non sono state calcolate con precisione, esse variano per una serie di motivi tecnici e non solo. Già perché è probabile che una anomalia sui marciapiedi riscontrata oggi potrebbe scomparire nei prossimi giorni a causa di modifiche non legate al Peba. Ad esempio è stato detto in conferenza stampa che i lavori per risolvere i problemi esistenti nelle scuole potrebbero richiedere dai 400 ai 700mila euro; stessa “forchetta” per la riparazione dei marciapiedi che potrebbero richiedere investimenti variabili tra il milione e ottocentomila euro ed i 2,6 milioni. Tanti, anche considerando che tali interventi danno la possibilità di una forte agevolazione sul piano dell’aliquota IVA.

La notizia non può che far piacere, anche se sarebbe stato utile conoscere i tempi per il completamento degli interventi. Questi, stante la pesante spesa che richiede il progetto e considerate le risorse a disposizione dell’Ente locale, potrebbero prolungarsi per anni.

s.b.

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