Segui QdM Notizie

Attualità

JESI PIAZZA COLOCCI: FINALMENTE INTERRATI GLI SCAVI, PROSEGUONO I LAVORI (FOTO)

Dal sopralluogo conclusivo della Soprintendenza il placet alla ripresa nella parte interessata

JESI 28 novembre 2018Ora la strada è tutta in discesa. In Piazza Colocci, infatti, dopo il sopralluogo di ieri a opera della Soprintendenza nella persona di Maria Raffaella Ciuccarelli, responsabile Area II del patrimonio archeologico delle Marche, è stato completato l’interramento e si potrà, dunque, procedere con i lavori che interessano più strettamente la riqualificazione della stessa: cioè con la pavimetazione da parte della ditta Marco Duca di Cupra Montana.

Entro la fine dell’anno si arriverà al completamento anche se non totale, in quanto probabilmente rimarrà da sistemare la parte centrale. Ma a quel punto tutti i giochi saranno fatti. La piazza prenderà corpo aspettando gli ultimi ritocchi. Per poi non ospitare più, come da programma, alcun tipo di veicolo parcheggiato perché le vibrazioni dall’alto non possano danneggiare le vestigia custodite in basso.

Timori di ulteriori rinvii scongiurati, quindi, archeologi – Donatella Carrafelli e Alessandro Biagioni della Archeo in Progress di Jesi – che erano rimasti per un paio di settimane a effettuare i sondaggi al termine dei quali è arrivato l’ok a ricoprire e far proseguire i lavori.

La parte interessata, come è noto, è quella lungo Palazzo Colocci e la ex chiesa di Sant’Agostino: si procederà con riversare uno strato di cemento e poi verranno sistemate le guide che permetteranno di ricollocare i sanpietrini che c’erano e che sono stati sistemati a riposo temporaneo a lato di Palazzo della Signoria.

Si chiude, così, almeno lo si spera, una vicenda che era iniziata più di un anno fa – nel maggio del 2017 –  e che è stata segnata soprattutto dal rinvenimento delle strutture murarie della città medievale nell’altra parte della piazza, quella sotto l’ombra di Palazzo della Signoria.

Una scoperta – quartiere e antico palazzo civico del 1248 – che diede il la  alla stagione delle visite guidate con tanta gente che voleva saperne di più e con le guide che furono impegnate per tutta l’ estate 2017 a raccontare di quell’antica Jesi a quasi mille persone le quali si erano susseguite a numero chiuso. Tanto che si fece strada l’idea di non interrare più e invetriare il tutto per lasciarlo alla vista del pubblico. Idea subito scartata per un problema essenzialmete di costi, e poi  perché il vetro non garantiva, a sentire gli esperti, l’assenza di muffe, polveri, condensa: deleteri.

Si passò al laser scanner per il rilievo in 3D dello scavo al fine di conservare almeno la memoria futura del sito, ad opera della Perigeo Solution. Questa fase iniziata nel settembre dello scorso anno si è praticamente conclusa a luglio di questo, quando si è potuto procedere alla copertura reversibile del sito e continuare sull’altro lato. Quello che, appunto, è stato ricoperto in queste ore.

Pino Nardella

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

News