Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI PIAZZA DELLE CONCE, L’INCOMPIUTA

JESI, 26 ottobre 2017 – Definirlo “incompiuta” non sarebbe il termine adatto; sicuramente, però, lo si può definire sperpero di denaro pubblico.

Vi chiederete, ma di cosa sta blaterando costui, se una cosa non si realizza i soldi non si spendono. Non è così, perché l’opera della quale vogliamo parlare, anche se non realizzata ha comunque richiesto alle casse comunali i denari necessari per compensare, giustamente, i progettisti.

Arriviamo alla questione. Stiamo parlando di un progetto commissionato molti anni or sono dai responsabili della cosa pubblica, uomini e donne professanti un credo politico da quello seguito dagli attuali.

Il progetto, ve lo ricorderete, prevedeva la realizzazione di alcuni garage sotterranei sotto Piazza delle Conce, la vasta area compresa tra il centro commerciale “Il Torrione” ed il muro di sostegno di via Mazzini.

I tanti garage previsti dal progetto erano destinati, in particolare, a operatori economici/commerciali con sede in una delle vie del centro storico che potevano utilizzarlo sia come autorimessa, così come magazzino.

Appena uscito il bando ottenne consensi, ma poi, stante la crisi economica abbattutasi sull’intera nazione e sulla città, soltanto in pochi aderirono all’invito di acquistare uno spazio.

Troppi pochi per affrontare una spesa non indifferente.

Nel frattempo, in attesa che si espletasse la gara di assegnazione, il Comune, giustamente, decise di non intervenire sul fondo stradale delle Conce; sarebbero stati soldi buttati, considerato che di lì a poco potevano iniziare i lavori di scavo.

Ma i lavori non sono mai iniziati, né sotto terra, né sopra dove nel frattempo (teniamo conto che la manfrina si è protratta per alcuni anni) il manto stradale è andato via via deteriorandosi, presentando pericolose buche, e dove la segnaletica che delimita i posti macchina del parcheggio è mano a mano scomparsa.

A quanto pare, però, sono scomparsi anche gli amministratori (non solo quelli vecchi); già, perché non si spiega la ragione per la quale, a distanza di anni, nessuno abbia preso un provvedimento che metta fine ad una situazione indegna per un città che aspira ad essere considerata “regia” e, soprattutto che penalizza il cittadino contribuente.

s.b.

 

News