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Cronaca

JESI PIAZZA PERGOLESI, L’EDICOLA MESSA ALL’ANGOLO

JESI, 14 luglio 2018L’edicola rimane in piazza Pergolesi. Provvisoriamente, ma ci rimane. Dovrà arretrare di circa 20 metri rispetto all’attuale posizione, finendo a margine di via XV Settembre, in prossimità dell’ingresso di Corte Bettini.

Si complica la vita dei due gestori, Andrea Belegni (nella foto in primo piano davanti all’edicola) e Paolo Tomassetti, che avevano nel frattempo provveduto ad adoperarsi per il trasferimento nel locale della ex libreria “Cattolica”,  grazie a un contratto di locazione con la diocesi jesina che ne è proprietaria. Ma… c’è un ma.

Il locale della ex libreria Cattolica

Quello “storico”  locale, infatti, ha bisogno di lavori di ristrutturazione. In particolare, a seguito della presentazione della Scia, per dotarlo di un bagno. E qui entra in gioco un altro soggetto che, da queste parti, conosciamo bene: la Soprintendenza. Sì, anche in questo caso.

Paolo Tomassetti

Paolo Tomassetti

Dovrà dare il nullaosta perché i lavori possano iniziare,  la Verifica dell’Interesse Culturale (V.I.C.) è un procedimento amministrativo con il quale si stabilisce se un bene immobile è sottoposto a vincolo  dal Ministero per i Beni Culturali. Infatti, tutti i beni immobiliari ecclesiastici costruiti da più di 70 anni sono soggetti alla “vigilanza” della Soprintendenza.

Il che, in termini pratici, vuol dire un iter burocratico di almeno 60 giorni sino a un massimo di 120. Essendo il locale frutto di donazione, poi, ci sono vincoli  da rispettare, come quello che non può essere utilizzato se non per la vendita di libri o giornali. Nessun’altra iniziativa può essere contemplata.

Piazza Pergolesi

Il chiosco dell’edicola sarà arretrato a ridosso di Corte Bettini

Tutto questo si innesta con la ripresa, annunciata per  lunedì  23 luglio, dei lavori in piazza Pergolesi e per quella data il chiosco dovrà già essersi spostato. Di qui l’invito perentorio dell’Area servizi tecnici del Comune con una lettera ai proprietari,  del 3 luglio, nel quale si dice che «entro la data sopra detta – il 23 luglio, ndr – si rende pertanto indispensabile spostare la vostra attività presso altra sede. Garantiamo sin d’ora la massima collaborazione nell’organizzazione e gestione delle varie attività. Si fa inoltre presente che gli oneri di spostamento del manufatto sono inseriti all’interno del progetto di riqualificazione della piazza».

L’altra sede non è che l’arretramento con la sistemazione provvisoria, considerato che, visti i tempi, i locali di corso Matteotti non saranno pronti a ospitare l’edicola per la fatidica data del 23 luglio. Una location sicuramente penalizzante vista anche la strettoia che, a causa del cantiere, divide corso Matteotti da via XV Settembre.

c. ade.

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