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Cronaca

JESI Piazzalibera: «Non può mancare tempo per esercitare la democrazia»

Il Comitato replica in merito a quanto affermato dall’Amministrazione comunale che lo aveva accusato di mentire

JESI, 13 marzo 2021 – Il Comitato referendario replica all’Amministrazione comunale che lo aveva accusato di mentire ai cittadini relativamente alla raccolta firme contro lo spostamento della fontana.

L’illustrazione di Danila Marasca è diventata un simbolo contro lo spostamento

«Non abbiamo mai sostenuto che si stiano raccogliendo firme per un referendum, bensì per una petizione popolare volta a dimostrare contrarietà all’accettazione da parte del Comune di Jesi del lascito Morosetti. Una petizione, insomma, per dimostrare che il Comitato è, sì, composto da 10 persone, ma che le motivazioni per le quali si è costituito sono condivise da tantissimi altri cittadine e cittadini di Jesi, probabilmente molti dei quali anche elettori dell’attuale maggioranza alle ultime elezioni amministrative».

Il Comitato ha avviato una raccolta fondi e invita a firmare la petizione con lo scopo di «consentire alle jesine ed agli jesini di esprimersi direttamente su una questione che l’Amministrazione, forse temendo
un dissenso, ha evitato di proporre preventivamente alla cittadinanza nel momento in cui ve ne erano tutti i tempi ed i modi possibili».

Entrando nel merito del ricorso al Tar avverso la bocciatura della proposta di referendum, il Comitato Referendario ribadisce che tale ricorso è stato presentato perché, «dopo un attento approfondimento legale, si è valutato che le motivazioni addotte dal Comitato dei Garanti sono potenzialmente passibili di una revisione.

Da questo punto di vista, qualora le argomentazioni del ricorso dovessero venire accolte e si potesse infine giungere ad una consultazione referendaria, il fatto che la stessa non possa avvenire prima di settembre, a causa dell’emergenza epidemiologica in atto, non pregiudicherebbe in alcun modo l’obiettivo di consentire alla cittadinanza di potersi esprimere direttamente sulla questione del legato Morosetti, anche qualora l’Amministrazione comunale abbia nel frattempo iniziato, o persino completato, lo spostamento della fontana in Piazza della Repubblica, con atti la cui opportunità dovrà essere ben giustificata di fronte alla cittadinanza jesina».

(e.d.)

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